Ospedale Penne, bloccato il furgone degli endoscopi

Tensione per un presidio di protesta all’ospedale di Penne. I manifestanti bloccano il furgone per il trasporto degli endoscopi. Intervengono i carabinieri. La Asl pronta alle denunce.

Ad animare la manifestazione una cinquantina di appartenenti all’associazione “Salviamo l’ospedale di Penne”, che ieri pomeriggio, 17 settembre, hanno impedito per circa per un’ora il transito del furgone inviato dalla Asl per portare dal San Massimo di Penne all’ospedale Santo Spirito di Pescara un duodenoscopio e due ecoendoscopi. Un “pendolarismo” delle apparecchiature che era stato stigmatizzato nei giorni scorsi anche dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari. Dopo qualche momento di tensione sono stati i carabinieri a convincere i manifestanti a liberare il passaggio al furgone, anche dopo l’intervento telefonico del direttore sanitario della Asl Rossano Di Luzio che ha spiegato l’urgenza e la necessità del “prestito temporaneo” legato ad un intervento chiururgico.
Ma il sit-in potrebbe avere uno strascico in altre sedi. In serata un comunicato della ASL nello “stigmatizzare il comportamento incivile di chi ha effettuato il blocco, valuta “la possibilità di inoltrare le dovute denunce alle forze dell’ordine per interruzione di pubblico servizio e danno all’incolumità degli assistiti della Asl”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.