Omicidio Chieti: “Non volevo ucciderlo”

Emanuele Cipressi parla per la prima volta davanti a un giudice: “Non volevo uccidere Di Marco”, è la sua versione sull’ omicidio di Chieti

E’ durato un’ora l’interrogatorio in Procura a Chieti di Emanuele Cipressi, il 24enne di Chieti che dallo scorso 9 ottobre è in carcere per l’accusa di omicidio volontario del 40enne musicista Fausto Di Marco, colpito al collo con un coccio di vetro davanti ad un circolo privato “Tre Assi” di Chieti Scalo. Cipressi è stato sentito dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani, titolare dell’inchiesta, assistito dagli avvocati Marco Femminella e Omar Sanelli, dopo che nell’interrogatorio di garanzia dinanzi al Gip si era avvalso della facoltà di non rispondere. Cipressi ha ricostruito ciò che è accaduto intorno alle ore 4 dinanzi al Circolo di Chieti Scalo: non voleva uccidere, e quando ha rotto la bottiglia con la quale poi ha colpito mortalmente Di Marco alla gola, lo avrebbe fatto solo per spaventare quest’ultimo, anche se poi i fatti hanno preso una piega diversa.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.