Non riesce la truffa dello specchietto: ad Atri li incastra la Polizia

Truffa dello specchietto: ad Atri denunciata in stato di libertà una coppia siciliana, attiva in tutta Italia.

Erano gia’ alcuni giorni che viaggiavano nella provincia teramana in cerca di potenziali vittime i due siciliani fermati ieri, a bordo di una Audi A3 di colore nero, dalla volante del Commissariato di Atri subito dopo aver tentato di truffare un settantenne di Silvi con la cosiddetta “truffa dello specchietto”. Entrambi nati e residenti a Noto, in provincia di Siracusa. S. S. 42 anni e la sua compagna A D. 35enne, con precedenti penali per reati contro il patrimonio commessi su tutto il territorio nazionale, sono stati denunciati per l’ennesimo tentativo di truffa questa volta compiuto ai danni di un contadino di Silvi, che aveva denunciato quanto accadutogli pochi minuti prima sulla strada provinciale 553 di collegamento tra Atri e Silvi, allorquando una coppia di italiani, a bordo di una Audi di colore scuro lo aveva fermato sul percorso sostenendo di aver subito il danneggiamento dello specchietto dell’autovettura. La vittima, che viaggiava a bordo della sua autovettura, pur non aveva avvertito alcun impatto, incalzato da due truffatori, che mostravano lo specchietto della loro auto visibilmente rotto, si convinceva di quanto sostenuto dalla coppia dichiarandosi disponibile a risarcirli previa valutazione di un carrozziere. A quel punto i due hanno tentato di concludere subito il preteso “risarcimento”, ammontante a 340 euro, richiedendo alla vittima di dargli il denaro in contante che aveva al seguito, ma stante l’esiguita’ di quanto in possesso dell’anziano, si sono poi dileguati facendo perdere le proprie tracce. Una volante del Commissariato di Atri li ha rintracciati poco dopo in una contrada di Pineto, presumibilmente alla ricerca di altra vittima. Le successive indagini hanno accertato che nessun impatto vi era mai stato tra le due auto, e per i due è scattata la denuncia in stato di liberta’ dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo per il tentativo di truffa.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.