Mihaela, fermato il compagno che confessa. La gelosia il movente

Fermato a Tortoreto il compagno di Mihaela Roua, la rumena accoltellata a morte nella loro abitazione di Nereto. Si era ferito con un’arma da taglio. Poi ha confessato: “ero geloso, voleva lasciarmi”.

Lo hanno trovato in un parcheggio sul lungomare di Tortoreto Lido. Cristian Daravoinea, il 36enne compagno di Mihaela era irreperibile dal momento dell’omicidio, e qualcuno aveva ipotizzato che a sua volta avrebbe potuto farla finita, dopo aver accoltellato a morte la compagna. I carabinieri lo hanno rintracciato intorno alle 21,30.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Teramo e del reparto operativo, diretti dal colonnello Giorgio Naselli e da tenente colonnello Luigi Dellegrazie, Daravoinea si sarebbe inferto nove colpi al torace con lo stesso coltello dell’omicidio, mentre era ancora in casa e dopo aver ucciso la donna. Sanguinante si sarebbe messo in auto, forse credendo di morire dissanguato. Le ferite inferte non sono profonde e il romeno è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Giulianova, dove è stato posto in stato di fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di omicidio volontario in attesa della convalida del gip.

Alle 11,45 Daravoinea è stato dimesso e trasferito nel carcere teramano di Castrogno.

L’uomo ha spiegato il suo raid omicida con la gelosia, affermando che la compagna voleva lasciarlo. Ora il pm dovrebbe affidare l’autopsia sulla salma al medico legale Ercole D’Annunzio.

NELL’ARTICOLO DI IERI LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO DI NERETO E LE PRIME TESTIMONIANZE

Sconcerto a Nereto dove al tg8 il sindaco Daniele Laurenzi dice “Siamo increduli di fronte all’ennesimo femminicidio registrato dalle cronache”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.