Lavoratori ex Intecs L’Aquila, riconosciuta la NASPI

La giustizia ha dato ragione agli ex ricercatori Intecs: riconosciuta dal Tribunale l’intera indennità NASPI

Dopo le sentenze del Giudice del Lavoro dell’Aquila e della Corte d’Appello sulla illegittimità del licenziamento perpetrato ai danni dei lavoratori del sito dell’Aquila dalla allora Intecs spa (oggi Technolabs srl), con sentenza del 29 ottobre 2021 il Tribunale del Lavoro del capoluogo abruzzese ha anche riconosciuto agli ex lavoratori Intecs il pieno diritto alla percezione della indennità di NASPI, annullando quindi la decisione dell’INPS che, a seguito della sentenza che dichiarava illegittimi i licenziamenti, aveva sospeso l’erogazione del sussidio di disoccupazione e richiesto la restituzione delle somme già riconosciute, lasciando intere famiglie prive di qualsiasi forma di reddito.

Lo annuncia la FIOM-CGIL, “da sempre al fianco dei ricercatori nella gestione della loro difficile vertenza”, esprimendo “massima soddisfazione per l’esito positivo di questo contenzioso e per la conseguente affermazione di un importante diritto. Grazie al minuzioso lavoro degli avvocati della CGIL Luca Salciccia e Carla Fioravanti e alle strutture dei servizi CGIL che hanno portato avanti le istanze dei lavoratori, la sentenza assume una particolare importanza politica per l’Organizzazione Sindacale, essendo la prima in Italia nel suo genere”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.