L’Aquila, Cgil in assemblea per il futuro della ex Campomizzi

Stamani a L’Aquila il sindacato ha chiesto chiarezza all’ADSU sui piani riguardanti la ex Campomizzi e il diritto allo studio.

La Cgil chiede chiarezza e programmazione in merito alla questione del diritto allo studio e questo dopo il giallo risolto a quanto pare sull’agibilità della struttura dopo che il direttore dell’Adsu Luca Valente avrebbe prospettato la chiusura dell’ex Campomizzi a seguito della mancanza di un certificato di agibilità.

I documenti però, quelli necessari, la presidente Eliana Morgante, sollecitata anche da alcuni membri del cda, li ha tirati fuori e quindi almeno la chiusura sarebbe scongiurata dopo che già si era paventata mesi fa a causa dei numeri esigui ma le acque non si calmano anche se la Morgante stessa avrebbe detto di essere pronta a far partire il bando.

Il sindacato ha chiesto un incontro immediato alla Morgante per avere chiarezza e risposte certe perche’ l’attuale situazione mette a rischio il diritto allo studio. Però a quanto pare per il direttore, come ha scritto in una nota lui stesso, non sarebbero servizi essenziali la residenzialita’ e la mensa. Una faccenda ingarbugliata insomma. L’ex Campomizzi ad oggi è l’unica residenza universitaria. Nel 2022 scade la convenzione e ad oggi non c’è una struttura alternativa.

C’era anche il rettore dell’Ateneo Edoardo Alesse con diversi consiglieri regionali e membri del Cda dell’Adsu. L’ateneo è pronto a ripartire ma vuole che tutti facciano la loro parte e il riferimento è chiaro nei confronti dell’Adsu anche perché nel suo discorso il rettore ha parlato di incapacità gestionale.

Era presente anche una nutrita rappresentanza di studenti che hanno denunciato diverse carenze.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.