Impugnata dal Governo la legge regionale sui Trabocchi

Il Governo impugna la legge regionale sui Trabocchi: “È incostituzionale”. Paolucci (Pd): “E’ quanto avevamo paventato, serviva una legge organica”. L’assessore Febbo non si scompone: “Faremo le opportune modifiche.”

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Abruzzo n. 7 del 10/06/2019, recante “Integrazioni e modifiche alle leggi regionali 11 agosto 2009, n. 13 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 71/2001 (Rifinanziamento della L.R. n. 93/1994 concernente: Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabucchi della costa abruzzese) e norme relative al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei trabocchi da molo, anche detti “caliscendi” o “bilancini”, della costa abruzzese) e 19 dicembre 2001, n. 71 (Rifinanziamento della L.R. n. 93/1994 concernente: Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabucchi della costa teatina)”, in quanto alcune norme riguardanti i trabocchi si pongono in contrasto con la disciplina di tutela dettata dal codice dei Beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione.

Questo è quanto si legge sul comunicato del Consiglio dei Ministri di oggi 1 agosto.

A commentare per primo è il capogruppo regionale del PD Silvio Paolucci: “Impugnata come purtroppo temevamo l’unica legge fatta dalla Giunta lenta in 6 mesi! Ora riusciranno a fare una legge organica come avevamo chiesto noi ? E lo sa Salvini che hanno impugnato la legge sui trabocchi dove sta per andare a fare un comizio?”.

Stamani la dichiarazione dell’assessore al Turismo Mauro Febbo il quale ha affermato che ci si aspettava una decisione del genere per una buona norma fatto però di fretta e non approfondendo elementi particolari. Ma Febbo non si scompone: “Si andrà alla Corte Costituzionale e intanto attueremo le modifiche necessarie. I trabocchi sono un patrimonio per tutti noi e vogliamo tutelarli sempre nel rispetto delle regole.”

Anche per i comuni interessati si pongono dei problemi. A Fossacesia, dice il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, ad esempio, proprio ieri il consiglio ha approvato le linee fissate nella legge regionale, inoltre ci sono i piani demaniali, insomma un bel pasticcio secondo gli amministratori.

Sempre stamattina l’assessore Febbo ha incontrato i sindaci dei comuni con la bandiera blu per presentare l’iniziativa di promozione sulle autostrade dove sarà apposta una cartellonistica per invogliare i turisti a visitare i luoghi della costa abruzzese.

 

INTANTO LA SOVRINTENDENZA HA DIRAMATO L’ELENCO DEI TRABOCCHI SOTTOPOSTI A VINCOLO

“Turchino”, “Gnannarella” e “Lupone” a San Vito Chietino; “Punta Torre” a Rocca San Giovanni; “Punta Le Morge” a Torino di Sangro; “Canale”, “Punta Aderci”, “Vignola”, “Grotta del Saraceno”, “Rosa dei Venti” e “Punta San Nicola” a Vasto.
Questi gli undici trabocchi per i quali la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo ha avviato, a sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. 42/2004) i procedimenti per il riconoscimento dell’interesse culturale di undici antiche macchine da pesca della costa teatina, con la finalità di garantirne la corretta conservazione e di stimolarne gli usi compatibili.

“I trabocchi sono stati selezionati-afferma la Soprintendente Rosaria Mencarelli-con riferimento alle loro immutate capacità di riferirsi, ancora oggi, alle macchine da pesca originarie, seppur con minimi adattamenti e rinnovate funzioni”.
Come è noto, infatti, il trabocco rappresenta un iconema della costa teatina e delle sue tradizioni, originariamente legato alla pesca e nel tempo assorto ad ulteriori funzioni quali laboratorio e luogo deputato alla conoscenza e valorizzazione di prodotti enogastronomici locali.

I decreti di riconoscimento dell’interesse culturale con cui si chiuderanno i procedimenti avviati conterranno le indicazioni operative per i corretti interventi di recupero, mantenimento ed uso compatibile dei trabocchi, fornendo così gli elementi di base per una auspicabile, nuova norma regionale complessiva sulla tutela e valorizzazione di queste straordinarie macchine da pesca, includendovi l’indissolubile rapporto con il paesaggio costiero in cui sono inseriti.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.