Si è presentato a Pescara il nuovo prefetto Giancarlo Di Vincenzo: “A Farindola la mia prima visita in un comune. Lo Stato è pronto a gestire la ripartenza post-Covid”.
“Un atto dovuto da parte mia è andare a Farindola come segno di attenzione simbolica per quello che è successo”. Lo afferma il nuovo Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, annunciando di voler visitare tutti i comuni della Provincia, partendo proprio da Farindola, “come segno di attenzione e di rispetto per i fatti di Rigopiano” dove il 18 gennaio 2017 una valanga travolse e distrusse l’omonimo hotel, provocando la morte di 29 persone. Rispetto all’inchiesta in corso e al coinvolgimento di esponenti della Prefettura, a partire dall’ex prefetto Francesco Provolo, imputato in due distinti procedimenti, Di Vincenzo, sottolinea “non è mio compito dare giudizi o fare valutazioni”.
IL RITORNO IN ABRUZZO – “Sono molto contento di essere qui. Vengo a Pescara con grande umiltà e disponibilità, anche per mettere a disposizione l’esperienza che ho accumulato in questi anni in altre realtà e soprattutto al ministero, negli uffici di diretta collaborazione dei diversi ministri che si sono succeduti dal 2003”. Così il nuovo prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, nel corso di un incontro con la stampa. Originario di Chieti e vissuto a Rosciano, 55 anni, Di Vincenzo è laureato in Giurisprudenza ed è abilitato all’esercizio della professione di avvocato. Il neo prefetto stamani ha incontrato il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri, e il sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Masci. Nel pomeriggio ha incontrato l’arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti. Nei prossimi giorni incontrerà il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e le altre autorità. “In questi anni – ha detto – ho imparato che da soli non si va nessuna parte, quindi il mio primo obiettivo è fare squadra sia all’interno della Prefettura sia all’esterno con le altre autorità territoriali”. “Questo proprio perché – ha aggiunto – credo sia fondamentale lavorare insieme, fare rete, nell’interesse di questa città e di questa provincia. Pescara ha un ruolo assorbente nella provincia, ma il mio obiettivo è dare anche grande attenzione a tutto il territorio, a tutti i comuni”. Tra gli obiettivi del Prefetto c’è quello di “sostenere la ripartenza e la ripresa economica, dopo questo periodo difficile legato all’emergenza coronavirus. Stiamo già lavorando su iniziative finalizzate all’attivazione di alcuni sportelli per sostenere imprenditori, piccoli commercianti o semplici cittadini in difficoltà, per proteggerli anche dal fenomeno dell’usura”. Il prefetto ha parlato inoltre della tutela dell’economia legale “attraverso un progetto di monitoraggio dei trasferimenti degli esercizi commerciali, delle cariche sociali e anche dei trasferimenti immobiliari, per evitare che qualche furbo in questo contesto se ne possa approfittare”. Tra le priorità anche la “semplificazione della vita dei cittadini, senza fare tanti proclami, ma cercando di portare avanti iniziative concrete, specifiche, che possono anche nelle piccole cose semplificare il rapporto tra cittadini, impresa e pubblica amministrazione. In Prefettura – ha detto – c’è un organismo che si chiama ‘conferenza permanente’ e, in tale ambito, è mia intenzione attivare un tavolo per cercare di sviluppare iniziative di questo tipo”. Un altro obiettivo di Di Vincenzo è “aprire le porte della Prefettura. È un posto dove voglio coinvolgere la cittadinanza, cercando di portare avanti anche piccole iniziative sul piano culturale”, ha concluso.
“LE DIVISE NON SI TOCCANO” – “Le divise non si toccano. Le istituzioni siamo noi. Le istituzioni sono anche i cittadini. Chi manca di rispetto alle istituzioni manca di rispetto anche a se stesso”. Lo afferma il nuovo prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, esprimendo “grande solidarietà al poliziotto che è stato ferito” ieri a Pescara, da uno straniero che ha preso a calci e pugni gli agenti intervenuti per sedare una lite. L’agente, che ha riportato una frattura e traumi, ne avrà per 30 giorni. Lo straniero, un nigeriano di 33 anni, è stato arrestato.
NEL VIDEO IL SERVIZIO TG