Hotel Rigopiano: finiti i soccorsi restano il dolore e il dovere della verità

Hotel Rigopiano: il bilancio è definitivo: 29 morti e 11 superstiti. Ora restano soltanto il dolore e la ricerca della verità. Un’emergenza nella SPA vi fu anche meno di due anni fa…

Le speranze si sono spente a ridosso della mezzanotte del settimo giorno dalla valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano, quando i vigili del fuoco hanno estratto dall “inferno bianco” i corpi degli ultimi due dispersi. Era vietato arrendersi, ma lo si era capito ormai da un paio di giorni, diventati un macabro stillicidio. Nelle ultime ore l’impegno –ci si è resi conto – era diventato purtroppo solo quello di restituire i corpi alle famiglie e abbandonare prima possibile le macerie. Gli ultimi corpi estratti, come la maggior parte, erano tutti in un unico ambiente: quello dove, prima che sull’ hotel Rigopiano si abbattessero centinaia di tonnellate di neve, era il bar. I vigili del fuoco, in quella zona, c’erano arrivati due giorni fa. Erano entrati passando dalle cucine e lì avevano avuto già un brutto presentimento: alcuni di quegli ambienti erano rimasti miracolosamente intatti, ma non c’era nessuno.

Alla fine di una giornata lunghissima, ieri sera i morti erano quindi 29, quindici uomini e quattordici donne QUI L’ELENCO COMPLETO. Sommati agli 11 sopravvissuti, fanno tutte e quaranta le persone che mercoledì pomeriggio si trovano nel Rigopiano. Non c’è più nessuno da cercare. Quella che va trovata, adesso, è solo la verità. Saranno le autopsie a fornire alla Procura di Pescara un quadro più definito dell’accaduto, e soprattutto dell’ incidenza del fattore della tempestività dei soccorsi sul decesso delle persone. Oltre allo strazio dei familiari restano aperte tante domande, cui forse nemmeno il processo potrà dare risposta, perché, come gli stessi inquirenti hanno ricordato, il giudizio sull’accaduto non è solo quello penale, ma ci sono altre sfere di valutazione che prescindono dall’azione giudiziaria.

Per esempio come non si sia tenuto conto di quanto accaduto durante la nevicata del marzo 2015, quando -isolata da due metri di neve- la Spa restò inaccessibile anche agli spazzaneve che provarono a liberare la struttura e i suoi ospiti, “tra cui anche due bambini di uno e quattro anni, che avevano bisogno di omogeneizzati, pannolini e tachipirina”, raccontò allora il quotidiano Il Centro. Dopo l’allarme dato dal direttore ai carabinieri che allertarono la Prefettura, scattò il piano di intervento con i vigili del fuoco arrivati da Pescara con un elicottero, l’unico mezzo in grado di raggiungere la struttura e far arrivare agli ospiti quello di cui avevano bisogno in attesa che la Provincia facesse il resto. E cioè che inviasse le turbine, arrivate successivamente a Rigopiano per liberare, dopo un lungo lavoro, la strada e gli accessi al resort. Tutto questo, meno di due anni fa…

Sono stati identificati i corpi di altre 5 vittime dell’hotel Rigopiano: si tratta di Valentina Cicioni, Foresta Tobia, Bianca Iudicone. In totale il numero di persone identificate arriva a 24. Cinque i corpi che si trovano all’obitorio dell’ospedale di Pescara, ancora da identificare ufficialmente.le altre due vittime dell’hotel Rigopiano: si tratta di Luciano Caporale e della moglie Silvana Angelucci, parrucchieri di Castel Frentano, in provincia di Chieti. In totale il numero di persone identificate arriva a 26. Tre i corpi da identificare ufficialmente.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.