Sondaggio sul “Green pass” alla francese: in tanti d’accordo

Il minisondaggio del Tg8 sulla possibilità di estendere il “Green pass” per incentivare i vaccini: “Macron ha fatto bene”, affermano in tanti. “Seguiamo l’esempio francese”.

Si farebbe sempre più concreta, nel Governo Italiano, nonostante le divisioni, l’ipotesi di prevedere un Green Pass “alla francese”, cioè reso obbligatorio per chi vuole entrare in bar, ristoranti, trasporti pubblici o, comunque, un utilizzo più esteso rispetto a quello previsto attualmente.

Dunque non solo Green Pass per banchetti, eventi, visite a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, viaggi, matrimoni e grandi feste. La persona che è stata vaccinata contro il COVID-19 o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarita da COVID-19 può ottenere la Certificazione verde COVID-19. Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 è diventata valida come EU digital COVID certificate e ha reso più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Dal nostro mini sondaggio, i cittadini sarebbero favorevoli alle scelte del presidente della Francia Macron, anche se la stessa soluzione fosse attuata in Italia. Scetticismo solo dai più giovani. Ma, come dire, si adotta il detto “a estremi mali estremi rimedi”, anzi c’è chi vuole la vaccinazione obbligatoria, chi, invece, sui vaccini mantiene una certa elasticità. Qualcuno, poi, più sconsolato di tutti, non sa cosa rispondere: “Visto che in due anni siamo punto e a capo e non riusciamo a liberarci dal virus, non posso che rispondere col punto interrogativo. Ma la maggior parte degli intervistati si dice favorevole a un maggiore controllo soprattutto nei locali, negli assembramenti e qualche altro ammette che con gli “Italiani non proprio disciplinati” un po’ di regole non guastano.

Ci sarebbe, secondo più che una indiscrezione di stampa, una svolta in arrivo in Italia: il governo, che è pronto a rinnovare lo Stato di Emergenza in scadenza il 31 luglio, non ha intenzione di fare retromarcia sulle riaperture già decise e, “probabilmente”, neanche su quelle attualmente in programma. La risalita dei casi Covid a luglio era prevista e ci si attende che i ricoveri non crescano come i contagi. In Italia ci sarebbe però un problema legato all’uso del Green Pass “alla francese”: quasi tutti i vaccini disponibili da ora a Ferragosto sono prenotati e, quindi, sarebbe difficile far partire prima la misura dal momento che anche chi fosse intenzionato a rispettarla non potrebbe farlo in quanto non avrebbe accesso alla somministrazione del vaccino. ll tema sarà discusso nella prossima cabina di regia. Intanto, la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini ha indicato una possibile via: “La variante Delta ci preoccupa e quindi credo che si debba trovare una via italiana all’utilizzo ampio del Green Pass. Non inseguiamo modelli stranieri, ma certamente il governo valuterà di estendere l’utilizzo ad altri servizi nella logica di incentivare le vaccinazioni”.

Attualmente la Certificazione verde COVID-19 può essere richiesta per partecipare a eventi pubblici, residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, viaggi, matrimoni e grandi feste.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.