Per Ovidio tanti proclami, pochi soldi

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Nemmeno il poeta dell’amore riesce a mettere armonia tra i soggetti istituzionali chiamati a darsi da fare per i 2000 anni dalla sua morte: per Ovidio tanti proclami, pochi soldi. Sulmona aspetta decisioni importanti che tardano ad arrivare.

Le iniziative all’orizzonte sarebbero tante e vedrebbero coinvolte tre città per una decina di giorni, ma a questo punto il condizionale è d’obbligo: alle parole e ai bandi non sembra seguire, almeno per il momento, il corrispettivo impegno economico. L’anniversario era stato annunciato con un certo clamore, tanto da essere inserito tra quelli di interesse nazionale seguiti dall’apposito Comitato storico-scientifico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presieduto dall’ex presidente del Senato, l’abruzzese Franco Marini. Nel Bimillennario della morte di Ovidio dovrebbero essere coinvolte le tre città che hanno visto protagonista il poeta latino: Sulmona (dove nacque il 20 marzo del 43 a.C), Roma e Costanza, l’antica Tomi (dove morì il 18 d. C.). Tra i vari eventi annunciati dall’ex sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli c’erano un Convegno internazionale di studi ovidiani e un Certamen Ovidianum, oltre ad incontri internazionali, Ovidiadi di atletica, vari eventi teatrali e musicali, trasferte a Costanza e negli Stati Uniti e una mostra alla National Gallery sulle Metamorfosi. Il Comune di Sulmona, con il nuovo sindaco Annamari Casini, pochi giorni fa ha messo un bando (che pubblichiamo qui di seguito) per selezionare il marchio da associare a tutti gli eventi del Bimillenario.

“BANDO DI SELEZIONE PER IL MARCHIO DEL BIMILLENARIO DELLA MORTE DI OVIDIO SULMONA (in esecuzione della Deliberazione G.C. n. 223 del 21.10.2016) Con riferimento al Bando di selezione Marchio Ovidio 2017, si precisa che la dichiarazione di cessione del copyright, dattiloscritta e debitamente firmata, deve ritenersi da inserirsi esclusivamente nella BUSTA A) ANAGRAFICA, come da contenuto descritto. Pertanto la formulazione corretta dell’art. 7 del predetto Bando è la seguente: Art. 7 – Elaborati richiesti: specifiche tecniche. La BUSTA A) ANAGRAFICA, a pena di esclusione, dovrà contenere al suo interno: • domanda di partecipazione dattiloscritta (ALLEGATO 1), debitamente compilata e firmata in originale e una copia del documento di identità del partecipante o del capogruppo, in caso di partecipazione in forma di gruppo; • in caso di partecipazione in forma di gruppo, la dichiarazione di nomina del capogruppo sottoscritta da tutti i componenti del gruppo stesso; • gli estremi identificativi del partecipante o del “capogruppo” per i gruppi, compresi il codice fiscale e l’indirizzo di posta elettronica; • dichiarazione di cessione del copyright, dattiloscritto, debitamente firmato; • fotocopia fronte/retro della carta d’identità o di altro documento di riconoscimento in corso di validità del proponente e di tutti i componenti del gruppo. La BUSTA B) – PROGETTO, a pena di esclusione, dovrà contenere al suo interno così come richiesto al precedente art. 6 il progetto anonimo. L’elaborato dovrà essere, pena esclusione dal concorso: • chiaramente riconoscibile e facilmente utilizzabile all’interno di qualsiasi contesto e su qualsiasi supporto; • suscettibile di riduzione o di ingrandimento, senza con ciò perdere di forza comunicativa; • utilizzabile in dimensioni variabili da un minimo di 2 cm quadrati ad un massimo di 5 m quadrati; • consegnato in formato cartaceo su cartoncino bianco (dimensione A4) in versione bianco e nero ed in quadricromia (CMYK); • consegnato su supporto digitale (CD/DVD, senza riportare in alcun modo gli estremi identificativi del concorrente) sia nella versione in bianco e nero, sia in tricromia (RGB), sia in quadricromia (CMYK). L’elaborato dovrà essere in formato vettoriale (PDF) e in JPG con una risoluzione di 300 pixel/pollice con dimensione massima 800×800 pixel; • consegnato senza alcun segno di identificazione dell’autore del marchio; 2 • presentato con una relazione descrittiva del marchio ed una scheda tecnica con descrizione del Pantone colori, entrambe in formato cartaceo dimensione A4. In particolare la relazione descrittiva (massimo 4.000 battute, font Times New Roman punto 12) dovrà indicare: a) le motivazioni e la spiegazione delle ragioni che hanno portato alla creazione di quel particolare progetto; b) l’esplicitazione delle potenzialità di utilizzo dell’applicazione del marchio su supporti diversi, quali carta intestata, prodotti editoriali, magliette, shopper, banner web, etc., e della relazione delle caratteristiche del marchio in ordine a tali applicazioni”.

E non è tutto: per costruire un anniversario degno della grandezza di Ovidio è stato messo a punto anche un disegno di legge ad hoc, formulato sulle proposte di due senatrici abruzzesi, Stefania Pezzopane e Paola Pelino, e articolate su più punti: il gemellaggio tra Sulmona e Roma nel nome di Ovidio, il contributo, in termini di progetti, delle Università abruzzesi, grandi eventi culturali e 10 milioni di euro in due annualità. Tuttavia, nonostante la proposta abbia ricevuto il sostegno di personalità illustri come il Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano, e altri, al momento sembra ancora al palo. Il che, tradotto nel linguaggio della pratica, significa che non ci sono soldi. Un ritardo che si aggiunge a quello della Regione Abruzzo, il cui contributo annunciato non è ancora arrivato. Eppure il 2017 è più vicino di quanto si creda, e senza adeguato supporto il Comune rischia di veder mutare i grandi e venti ovidiani in bagattelle periferiche. A stigmatizzare i ritardi è il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, che intanto raschia il fondo del barile delle casse comunali per raggranellare, si spera, almeno 100.000 euro. Sarà che, come diceva il poeta – che ovviamente è Ovidio –

“Le nazioni e gli imperi fioriscono e decadono, a turno comandano, e a loro volta obbediscono”