Comune Pescara, la marcia per uscire dal dissesto

Il Comune di Pescara ha illustrato oggi i primi effetti delle misure messe in campo per la fuoriuscita dal dissesto finanziario. Alessandrini: “Funzionano le nostre buone pratiche”.

 

Assieme all’assessore Adelchi Sulpizio e al dirigente dei servizi finanziari Guido Dezio, il Sindaco Marco Alessandrini ha illustrato i dati dei primi mesi di attuazione del piano di riequilibrio dell’ente.

Confermata l’efficacia della spending review, che -a regime- deve portare a risparmi strutturali per 11 milioni in un triennio: tagli a telefonia, cancelleria, beni di consumo, autoparco, risparmio energetico. In evidenza soprattutto l’abbattimento dell’esposizione bancaria di Attiva, partecipata al 100%, scesa da 10 a due milioni.

In crescita le riscossioni delle entrate tributarie e non, soprattutto grazie alle attività di revisione dei residui. Proprio la grande mole dei residui attivi non riscossi -secondo l’amministrazione comunale- è stato uno dei motivi della crisi finanziaria e dunque del predissesto.

Cresciuta anche la capacità di spesa, pur senza destinare a spesa corrente le risorse provenienti dai risparmi sui mutui. Buone notizie anche per i creditori: gli atti di liquidazione in giacenza in ragioneria si sono ridotti da 32 a 14 milioni circa in pochi mesi.

“Non abbiamo certo risanato l’ente -ha commentato Alessandrini- ma le nostre misure si stano rivelando efficaci e la macchina finanziaria del Comune ha decisamente invertito la rotta”.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.