Balsorano: la Regione interviene sulle “baracche” del terremoto dopo oltre un secolo

Regione Ater e Comune di Balsorano insieme in un progetto di recupero di un quartiere costruito a seguito del terremoto del 1915.

Un quartiere di 189 residenze asismiche costruito a Balsorano dopo il terremoto della Marsica del 1915 per accogliere i senza tetto, che a causa del tempo, dell’incuria e della mancanza di fondi, si trova ora in uno stato di abbandono e di degrado che ha fortemente penalizzato tutto il centro storico. Le abitazioni cosiddette “provvisorie” costruite con materiali e tecnologie identiche per tutti i Comuni interessati dal sisma, chiamate comunemente “baracche”, nel tempo sono state per lo più abbandonate dalla popolazione ed hanno subito un deterioramento naturale, trovandosi attualmente in uno stato di degrado e di trascuratezza.

La Regione Abruzzo, su input dell’amministrazione comunale del centro della Valle Roveto, intende avviare un progetto pilota finalizzato alla riqualificazione del quartiere “Roma”, incaricando l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale – Ater dell’Aquila di effettuare uno screening sugli 11.500 metri quadrati che ospitano 560 vani e proporre soluzioni di recupero.

Un proposta di intenti su questo argomento, è stata siglata a Palazzo Silone dell’assessore all’edilizia residenziale pubblica, Guido Quintino Liris, la sindaca di Balsorano, Antonella Buffone e il commissario dell’Ater, Gianvito Pappalepore, rappresentato dal direttore Venanzio Gizzi.

La Regione Abruzzo, l’Ater ed il Comune di Balsorano entro trenta giorni, individueranno una Cabina di Regia, coordinata dalla Regione Abruzzo, per la realizzazione del progetto e per l’elaborazione di programmi e proposte per le successive fasi di progettazione e di realizzazione dell’opera, nonché per regolarne i tempi di esecuzione.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.