Proroga del Cas e 50 milioni per delocalizzare 11 palazzine, interessate dal dissesto idrogeologico a Chieti
Si è svolto ieri a Roma, presso il Ministero della Protezione Civile, il tavolo sul dissesto idrogeologico a Chieti e Bucchianico: verso la proroga dei contributi di autonoma sistemazione e l’avvio della fase due per la ricostruzione. Sono 50 i milioni di euro a disposizione anche per la delocalizzazione delle 11 palazzine sgomberate.
Via libera dal Ministero della Protezione civile al piano degli interventi elaborato dal Comune di Chieti con Università, USRC e Protezione civile nazionale, regionale e comunale e condiviso con le istituzioni parlamentari e regionali, per affrontare la grave situazione di dissesto idrogeologico della zona di Santa Maria. All’incontro di ieri al ministero hanno preso parte oltre al sindaco Diego Ferrara e al presidente del Consiglio Comunale Luigi Febo in rappresentanza dell’Amministrazione, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, i parlamentari Etel Sigismondi, Guerino Testa e Guido Liris, il vicesindaco di Bucchianico Simone Mancinelli, al tavolo anche il capo di gabinetto del ministro, Riccardo Rigillo. Erano presenti rappresentanti della Protezione civile nazionale e regionale e quelli di Casa Italia.
«Torniamo a casa con un percorso definito e condiviso che porterà a una risposta importante per la città e la comunità colpita dal fenomeno del dissesto nella zona di Santa Maria», hanno riferito il sindaco Diego Ferrara e il presidente Luigi Febo al termine dell’incontro di ieri. «La prima certezza è che alla fine della fase di emergenza che si definirà ad agosto, seguirà una fase di post emergenza, con la proroga del Contributo di autonoma sistemazione per altri due anni, che avverrà attraverso un decreto del Governo in agosto e l’avvio della seconda fase con un tavolo tecnico che individuerà modi e tempi. Agli indennizzi e alle pratiche inerenti tutto il periodo da agosto in poi, potremo sopperire con un potenziamento di personale, per cui abbiamo già a disposizione la cifra di 280.000 euro, già assegnati, cosa che ci consentirà di dedicare uno sportello comunale alla città colpita dal dissesto per la sostituzione edilizia privata tramite indennizzo.
Parallelamente si attiverà tutta la parte dell’edilizia pubblica, in primis con la procedura per la delocalizzazione delle scuole chiuse e il recupero delle aree colpite, cosa che ci preme perché non esistano in città quartieri fantasma e poi quella per il consolidamento di tutta l’area.
In questa seconda fase si faranno i lavori che saranno necessari, attingendo ad altre fonti di finanziamento regionali e del ministero dell’Ambientale, in modo da poter intervenire tempestivamente situazione per situazione, una volta che il monitoraggio in corso a cura dell’Università d’Annunzio avrà dato indicazioni precise della situazione e dei rimedi per affrontarla.
Ringraziamo il ministro, il suo team, il presidente della Regione, i parlamentari presenti e anche quelli che si sono spesi perché Chieti non fosse sola in questo agire. Continueremo il lavoro con il Gruppo comunale dedicato, che ci ha supportato anche in fase di redazione del piano, e ci metteremo subito all’opera per predisporre il da farsi, nonché il coinvolgimento della cittadinanza e dei comitati nati nella zona.
Il nostro intento è lavorare insieme, evitando inutili contrapposizioni e soprattutto ostacoli: dobbiamo essere uniti perché è necessario continuare ad essere operativi.»
