Teramo: dal 2026 il passaggio dei rifiuti dalla Tari alla Tarip

Teramo avvia una profonda trasformazione nella gestione dei rifiuti, segnando l’inizio del passaggio dalla Tari alla Tarip a partire dal 2026

Già da questa sera in strada verranno esposti i nuovi mastelli per l’indifferenziato, strumenti chiave di una tariffazione che premia chi produce meno rifiuti e contribuisce a ridurre i costi di smaltimento, attualmente pari a 170 euro a tonnellata. Negli ultimi tre mesi, Teramo Ambiente sta distribuendo gratuitamente i nuovi mastelli per il Rur (rifiuto urbano residuo). Questi contenitori, dalla capienza di 35 litri e dotati di un tag identificativo per ciascuna famiglia, sostituiscono i vecchi modelli e richiederanno di essere esposti per il ritiro ogni due settimane, invece dei sette giorni precedenti. La consegna dei nuovi mastelli è in corso presso vari sportelli, tra cui il TeAm del Parco della Scienza, la Gammarana e il CaFè di San Nicolò a Tordino. Il Comune ha prorogato il termine per il ritiro fino ad aprile, garantendo così ai cittadini il tempo necessario per il passaggio; da giugno, infatti, i vecchi contenitori non saranno più utilizzabili. L’assessore con delega alla TeAm, Graziella Cordone, ha spiegato che i benefici economici del nuovo sistema diventeranno evidenti dopo questa fase di sperimentazione, quando, nel piano economico-finanziario del 2026, verranno inseriti i nuovi parametri. Parallelamente è stato istituito un nucleo di ispettori ambientali, coordinati dal vigile ecologico Vincenzo Calvarese, per monitorare il corretto conferimento dei rifiuti, contrastare microdiscariche e individuare chi finora ha eluso il ruolo Tari.

Anna Di Giorgio: