L’Aquila, i commercianti: “Senza una politica seria l’economia del centro storico muore”

L’ipotesi della realizzazione di un nuovo parco commerciale nell’area ovest della città, dove già esistono due poli della grossa distribuzione, preoccupa i commercianti del centro storico dell’Aquila.

Sono una sessantina (se si escludono quelli del settore della ristorazione) gli esercenti che hanno deciso – eroicamente – di investire per tornare a lavorare al centro di una città negli anni delicati della ricostruzione, tra i cantieri, la viabilità in continua trasformazione, una popolazione ancora ridotta, la mancata attuazione di un concreto ed efficiente piano parcheggi che agevoli chi vuole fare spesa fra le vie di un centro storico bellissimo, ma che rischia di restare spopolato. Ora l’appello ad adottare una strategia concreta per aiutare i commercianti a non fuggire dalla città arriva dall’associazione “L’Aquila centro storico”, che chiederà a tutti i capigruppo in consiglio comunale qual è la visione di città che intende perseguire l’amministrazione comunale. Un’amministrazione che, però, ha poche risposte in questo momento di ricerca di un rimpasto di Giunta ancora in alto mare e l’assenza di 5 dei suoi assessorati più pesanti dopo le elezioni e la cacciata di due assessori.

LA NOTA COMPLETA DELL’ASSOCIAZIONE “L’AQUILA CENTRO STORICO”:

Con il presente comunicato L’Associazione “L’Aquila Centro Storico” intende esprimere il suo profondo dissenso nei confronti della notizia appresa dalla stampa riguardo l’approvazione, da parte della giunta comunale, della nuova destinazione d’uso di una parte dell’area “Centi Colella”, dove si intende realizzare un nuovo ed ennesimo centro commerciale, per di più a ridosso dell’area protetta di Colle Macchione e in una zona già attualmente caratterizzata da un flusso di traffico particolarmente intenso e congestionato. Tale scelta, per ironia della sorte apparsa sulla stampa il giorno successivo alla sconsolata denuncia da parte di due artigiani delle difficoltà incontrate dal commercio nel centro della città (Il Messaggero del 26 febbraio) e della conseguente decisione di chiudere la loro attività dopo solo un anno e mezzo dalla riapertura in Piazza Palazzo, non può che spingere la popolazione ad allontanarsi ulteriormente dal Centro Storico, non considerato una priorità dall’attuale amministrazione, che dal suo insediamento non ha ancora fornito risposte concrete (fatta eccezione per l’organizzazione di eventi sporadici) su alcuni dei temi più volte sollevati
dall’associazione: piano parcheggi, rientro degli uffici pubblici e del mercato di Piazza Duomo in centro.

Una delibera che contraddice anche gli scopi del bando Fare Centro, che ha portato molti commercianti e professionisti ad investire sulla rinascita del centro storico, ma che devono scontrarsi con la mancanza di progettualità e, a questo punto, di interesse nei confronti del centro cittadino da parte della classe dirigente.

Come Associazione rappresentante un gruppo vasto ed eterogeneo di residenti, commercianti e professionisti del centro storico, riteniamo che l’amministrazione comunale dovrebbe focalizzare le proprie energie sui veri problemi della città, non sulle aperture di nuovi centri commerciali; chiediamo quindi un incontro con i capigruppo di tutti i partiti presenti in consiglio comunale, per conoscere l’idea di città dei politici che rappresentano i cittadini aquilani.