video » Vinitaly, Vino e Olio traino dell’economia in Abruzzo

di mattia

winesabruzzoPer comprendere la ragione per la quale di anno in anno l’Abruzzo registra numeri da capogiro nel bilancio finale di una delle più prestigiose fiere al mondo del vino, come il Vinitaly, bisogna esserci, bisogna consumare centimetro per centimetro il carpet che segna il percorso nell’ampio padiglione messo a disposizione delle 92 aziende, raccogliere i commenti degli oltre 25 mila visitatori che tra il 6 ed il 9 aprile hanno animato questi luoghi, degustando le prelibatezze dei nostri vigneti, allacciando proficui rapporti commerciali e ritrovandosi in pausa pranzo nell’area ristoro con i 2000 pasti al giorno, di media, offerti dalla Mugnaia Antica e da Nicola Genobile, con la collaborazione dei cortesi e professionali sommelier dell’enoteca regionale. C’è poi il solito lungo elenco di premi e riconoscimenti tanto che elencarli uno per uno ci toglierebbe tempo prezioso, ma che comunque possiamo riassumere con il riconoscimento più ambito, il cangrande consegnato in occasione della cerimonia inaugurale al leggendario Emidio Pepe, per le sue 50 vendemmie ed i successi che il suo Montepulciano, in particolare, ha raccolto e sta raccogliendo in tutto il mondo. Del resto l’alta considerazione per uno dei principali settori trainanti della nostra economia, con i suoi 120 milioni di esportazioni, +12% rispetto al 2012, è testimoniata anche dalle parole importanti di illustri personaggi, uno su tutti il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina che, nel giorno dell’inaugurazione, ma soprattutto nella ricorrenza del quinto anniversario del terremoto, ha mostrato apprezzamento per come gli abruzzesi, ed in particolare i produttori vitivinicoli, siano stati in grado di mantenere alta l’asticella. E al prestigioso Vinitaly non ha voluto far mancare la sua presenza nemmeno il Premier Matteo Renzi giunto alla chiusura per ribadire l’impegno del governo nella tutela dell’intero settore agroalimentare in particolare del vino e dell’olio dai soliti nemici della burocrazia e della contraffazione. Ci sono poi i cosiddetti testimonial, impropriamente definiti cosi, perché la loro presenza al fianco di alcune tra le etichette più prestigiose è realmente segno di una stima e di un’amicizia, piuttosto che di una mera strategia marketing: Bruno Vespa con Marcello Zaccagnini, gli chef stellati Niko Romito e Davide Oldani, quest’ultimo creatore per l’occasione di un cioccolatino al Montepulciano d’Abruzzo. Nicola Sinisi direttore generale di Radio 2, i noti conduttori della trasmissione radiofonica “decanter” Fede e Tinto, che hanno scelto lo stand di Cantina Tollo per presentare il loro libro “Sommelier ma non troppo” alla presenza di Stevie Kim, considerata la più importante rappresentante del vino italiano nel mondo.La quotidiana parata, poi, d’ illustri critici invitati alle degustazioni o essi stessi conduttori di degustazioni guidate come Sandro Sangiorgi e Franco Massobrio, a dimostrazione di quanto sia davvero apprezzato il vino abruzzese e non solo i vitigni classici come Montepulciano e Trebbiano, ma anche gli autoctoni Pecorino e Passerina, il Cococciola e le bollicine, in grande espansione, come il Rino Pecorino di Citra, o gli spumanti come il nuovissimo Tullum Dop di Feudo Antico, battezzato proprio in questi giorni. Non da meno la parallela fiera del Sol con 26 aziende abruzzesi dell’olio presenti, 7 premi (Un Sol d’oro, uno di bronzo e 5 grandi menzioni), a testimonianza di un settore, anche questo in forte espansione, con un +16% delle esportazioni nel 2013 rispetto all’anno precedente ed un valore di un miliardo 400 milioni di euro che sommato al vino arrivano ad un cifra record di 33 miliardi di euro solo per quel che riguarda l’export. Insomma il motore dell’economia in Abruzzo sembra proprio che vada a vino e olio.


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