Licenziati il 6 giugno 2013, reintegrati da una sentenza del giudice del lavoro di Chieti Ilaria Prozzo, pagati per restare a casa. Erano convinti di poterlo finalmente tirare un sospiro di sollievo i 9 lavoratori della “Metro Italia Cash&Carry” di Sambuceto, ma così a quanto pare non è. Licenziati in seguito all’apertura della “procedura di mobilità per crisi aziendale” la loro è una vicenda tutt’altro che conclusa a giudicare da quanto, il 7 aprile scorso, la Direzione aziendale ha comunicato per iscritto. “Molto in sintesi – ci spiega il segretario FISASCAT Davide Frigelli – è stato chiesto ai 9 dipendenti di dichiarare la propria disponibilità al trasferimento in altre sedi della multinazionale oppure ad accettare un’offerta economica incentivante all’uscita. Con ciò che questo comporta – conclude il sindacalista – anche per la psicologia dei lavoratori già messa a dura prova dai 10 mesi senza lavoro, senza stipendio e senza speranze. Non intendiamo fermare la nostra battaglia sindacale iniziata un anno fa, andremo avanti fino a quando non sarà fatta giustizia!”.
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