video » Vendemmia – Il Consorzio “frena” sulle previsioni da record

vendemmiaIl Consorzio di tutela dei Vini D’Abruzzo interviene con una nota ufficiale a proposito delle previsioni sulla vendemmia 2013, presentate in queste ultime ore alla stampa da parte di diversi organismi associativi, secondo le quali in Abruzzo si prospetterebbe una vendemmia più che abbondante stimando nel +20% la produzione di vino dell’annata in corso. Per il Consorzio si tratta di previsioni poco realistiche. Il particolare andamento climatico che ha caratterizzato la prima parte della stagione vegetativa sicuramente ha influenzato in termini positivi le rese produttive e determinato una buona/ottima qualità delle varietà precoci (Chardonnay, Sauvignon e Pecorino). Altrettanto però non si può dire per le uve Trebbiano che saranno raccolte nei prossimi giorni, per le quali si prevede un leggero calo produttivo. Del tutto premature ed assolutamente inattendibili al momento, infine, sono le previsioni produttive per le uve rosse, in particolare per il Montepulciano che, avendo una maturazione medio-tardiva, verrà raccolto solo a partire dalla prima decade di ottobre.
“In sostanza”, afferma Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, “la produzione vinicola abruzzese non dovrebbe discostarsi di molto da quella definitiva del 2012 con una oscillazione indicativa del + o – 5%, a seconda delle aree produttive e delle varietà”. Il Consorzio ritiene insomma che la produzione vinicola abruzzese del 2013 si chiuderà presumibilmente con una sostanziale conferma dei dati rispetto a quelli della scorsa vendemmia.


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INTANTO CRESCE L’EXPORT AGROALIMENTARE
Anche nel secondo trimestre 2013 agricoltura e agroalimentare confermano ancora il trend positivo facendo registrare incrementi resi ancora più significativi dal difficile momento che stiamo attraversando, con le esportazioni abruzzesi diminuite di quasi 2 punti percentuali nel periodo gennaio-giugno. L’export dell’agricoltura ancora una volta va in controtendenza rispetto ai dati regionali e, aspetto non secondario, in termini percentuali ha fatto molto meglio di un settore come quello dell’abbigliamento che tradizionalmente ha sempre rappresentato una voce principale per l’economia abruzzese. Così l’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo che commenta i dati diffusi dall’Istat sull’export. “I prodotti dell’agricoltura hanno fatto registrare una variazione del +7% rispetto al 2012 mentre gli interscambi commerciali dei prodotti agroalimentari sono cresciuti dell’1%. Incrementi significativi si sono registrati per i prodotti di colture permanenti, olio, prodotti da forno e naturalmente il vino che resta il re indiscusso delle nostre esportazioni in tutto il mondo. Il dato diffuso dall’Istat è quanto mai eloquente: nei primi sei mesi dell’anno i nostri vini hanno fatto registrare scambi per oltre 58 milioni di euro con una variazione del +14% rispetto all’anno passato. Questo vuol dire che i prodotti “fatti in Abruzzo” restano altamente competitivi e non solo mantengono importanti quote di mercato, sia con i partner storici sia con i Paesi emergenti, ma riescono a crescere nonostante la crisi generale conquistando nuovi spazi a livello internazionale. Andando ad analizzare i dati nazionali (con un +8,4% per l’export Italia) è possibile affermare che quella della nostra regione è una delle migliori performance visto che meglio dell’Abruzzo, nei primi sei mesi del 2013, hanno fatto solo Liguria, Emilia Romagna, Campania, Basilicata e Calabria”. 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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