Riuscirà il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a spiegare agli studenti di Scienze Motorie della d’Annunzio di Chieti come fare in corridoi o aule i tirocini, peraltro obbligatori secondo statuto, di fondo e mezzo fondo in atletica, di pallamano, di danza sportiva, di WUSHU KUNG-FU ? Tanto per citare alcune delle decine di discipline sportive che lo stesso sito Ud’A elenca sotto la voce “Tirocini Anno accademico 2013-2014” con tanto di cfu ( crediti formativi) e posti riservati. Si sono rivolti al ministro gli oltre 400 studenti iscritti, tassati e dimenticati, dicono, a quanto pare persino dallo stesso Rettore Di Ilio primo destinatario della missiva-sfogo-denuncia-petizione scorrendo la quale si legge tutta l’amarezza dei ragazzi per una vicenda , quella del Cus, tanto più grande di loro.Una vicenda che soprattutto non sono tenuti a conoscere o scontare sulla propria pelle o meglio libretto degli esami. In massima sintesi,già dal mese di febbraio  gli studenti non verrebbero messi in condizioni di poter svolgere tirocini e lezioni pratiche, quelle che per Scienze motorie “forse” sono persino più preziose delle teoriche, se non utilizzando il solo palazzetto di Colle dell’Ara a fronte delle molte altre strutture in gestione Cus chiuse o aperte a singhiozzo. E se in molti vengono persino dirotatti fuori città con ciò che questo comporta in termini di soldi e tempo, c’è chi essendo di fuori Abruzzo mai avrebbe pensato che iscrivendosi a Chieti per svolgere un tirocinio di pallamano dovesse recarsi a 30 km di distanza.E poi c’è chi ad oggi ha già accumulato un ritardo di crediti fino a 70 ore che, calendario alla mano, difficilmente riuscirà ad essere colmato tra festività pasquali, 25 aprile, 1 maggio e ponti vari. E questa è la cronaca del disagio studentesco , ma che dire del rettore ? Si starebbe adoperando come può, lui Di Ilio che fu tra i più entusiastici sostenitori di Scienze Motorie: ricordato dallo stesso Presidente Cus Mario Di Marco in tagli del nastro e cerimonie inaugurali di palestre e palazzetti . Strutture allora indispensabili affinchè potesse essere accreditata dal ministero. E ora ? Ma il punto è anche un altro: chi risarcirà gli studenti pronti ad andare ben oltre la lettera indirizzata al ministro? Perchè se è vero come è vero che in tuta si sentono studenti di serie B, il rischio concreto è che a Scienze Motorie a Chieti non ci si iscriva più nessuno. Ma siamo certi che questa sia una preoccupazione davvero per tutti, per scongiurare la quale chi deve sta facendo persino l’impossibile ? O piuttosto Scienze motorie con annessi e connessi, leggi Cus-debiti-Di Marco, alla d’Annunzio non interessa più e i ragazzi finiranno per essere, se già non lo sono, pedine inconsapevoli di una partita a scacchi ben più cervellotica?

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