Dopo un braccio di ferro andato avanti per settimane e incontri più o meno ufficiali, in un clima di inchieste, denunce e polemiche ieri mattina alla d’Annunzio c’è stata la tanto attesa firma dell’accordo sull’ IMA.Un accordo frutto di un lavoro corale e concertato dei sindacati di categoria del personale tecnico-amministrativo capaci di far muro contro il contestato dg Filippo Del Vecchio. Inizialmente prevista per il 4 febbraio scorso, alla firma si è arrivati solo ieri mattina poichè la prima bozza, ideata e proposta dallo stesso Del Vecchio, prevedeva criteri in fatto di premialità e salario accessorio che tutti i sindacati, fatta eccezione del Cisapuni di De Bonis ( per intenderci il sindacalista fischiato e contestato per il suo discorso nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico), hanno da subito giudicato “poco meritocratici e democratici”. E’ stato, infatti, necessario trovare un primo accordo tra gli stessi sindacati, rappresentativi dei circa 460 dipendenti Ud’A, e poi convogliare proposte e correzioni in un nuovo condiviso documento quindi girato al dg. Molto in sintesi e senza scendere in tecnicismi specifici l’IMA ( indennità mensile di ateneo) è salva e resterà nelle buste paga degli amministrativi Ud’A come dal 2005 e come per i colleghi di tutte le altre univeristà italiane.Tra i principali motivi di polemica e di rinvio della firma da parte dei sindacati interni alla d’Annunzio c’è sempre stato, infatti, l’esempio del resto del mondo accademico nazionale dove l’IMA, nonostante tagli anche locali, non è mai stata nemmeno messa in discussione poichè frutto dell’accordo collettivo nazionale del 2005 e non di una contrattazione locale motivo per cui non poteva essere tagliata o peggio ancora cancellata da un singolo direttore generale, quale appunto è Del Vecchio. Non nuovo, del resto, ad atti poco condivisi e collegiali non sorprende che il dg, pur alle prese con questioni giudiziarie ben più delicate e complesse che si vanno moltiplicando di giorno in giorno, abbia compiuto anche per la vicenda IMA un atto di forza. Forse nella convinzione di vincere quella che molti pensano sia stata una battaglia personale e simbolica di Del Vecchio, più per ribadire ruoli e poteri che per far fare cassa alla d’Annunzio, il dg ha trovato il fronte sindacale lì a ridimensionare il suo potere e a ribadire che non tutto può essere imposto dall’alto nemmeno se in nome e per conto di risparmi ed economie. Una firma, quella di ieri mattina, commentata con parole di lode anche dal rettore Di Ilio, presente insieme a Del Vecchio e Capasso. Nemmeno il tempo di arrivare alla firma, tuttavia, che sul capo degli amministrativi Ud’A è piombata una nuova tegola sempre a firma del dg ossia la richiesta di “una urgente relazione di ciascun capo ufficio con una sorta di proiezione dei carichi di lavoro”. Richiesta , anch’essa, senza precedenti nonchè di difficile comprensione prima e gestione poi da parte degli oltre 450 lì’ a domandarsi se da personale amministrativo si siano trasformati in bersaglio umano.
{avsplayer videoid=8746}
Sii il primo a commentare su "video » Ud’A: Firmato accordo IMA, ma restano i malumori"