Sono finite anche sul tavolo del ministro dell’Università Maria Chiara Carrozza, con un’interrogazione del deputato di Sel Gianni Melilla, le dichiarazioni del dg della D’Annunzio Filippo Del Vecchio sul contratto milionario con il Cus (centro universitario sportivo). Nel documento al ministro, il deputato abruzzese richiama l’attenzione su quanto avrebbe affermato il direttore generale circa il fatto che: “Contratto e fidejussione furono sottoscritti nel 2011 a seguito di una semplice lettera del Cus che affermava di vantare un credito di 43 milioni di euro dall’Università. Ma non ci fu alcuna istruttoria da parte dell’ex Consiglio di amministrazione e dell’ex direttore generale per accertare il credito reale. Il contratto prevedeva 1,4 milioni di euro l’anno, per 25 anni, al Cus”. “La gravità di queste affermazioni – scrive Melilla – è assoluta e la magistratura e gli organi di vigilanza contabile sono già al lavoro; la cifra in esame è enorme e trattandosi di soldi pubblici si richiede la massima trasparenza da parte degli attuali organi di governo dell’università di Chieti nel chiarire la natura e la composizione dei crediti vantati dal Cus”. “E’ necessario avere l’elenco completo delle opere e dei servizi che il Cus avrebbe gestito per conto dell’Università di Chieti –  chiede Melilla al ministro.
Altrettanto fondamentale, specie in questa fase, è appurare – conclude Melilla – quali iniziative abbia assunto il ministero per accertare quanto sta succedendo nell’ateneo, se sia a conoscenza dell’elenco dettagliato di servizi, lavori e opere eseguite dal CUS e con quali procedure questi servizi siano stati assegnati dall’Università, di quante rate siano state già pagate al CUS e se risulta vera la sottoscrizione di una fideiussione bancaria da parte della Università”.

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