Tre punti per alimentare i sogni. Il 3-1 della Virtus al Partenio, contro una delle squadre più “casalinghe” del campionato, ha certificato l’ennesima impresa della squadra rossonera, capace di sfoderare una delle più belle prestazioni stagionali non solo per il numero dei gol segnati, ma per il piglio e l’autorità con cui ha saputo condurre la partita. Una partita preparata da Baroni con la consueta meticolosità ma anche con tanto coraggio, doti rare in B come in A. Il tecnico toscano ha cambiato, per la prima volta, sistema di gioco rinunciando al 4-3-3 per il 3-5-2, modulo speculare a quello dell’Avellino di Rastelli. Il gruppo, che oramai ha imparato a seguirlo ad occhi chiusi, non ha fatto una piega col risultato di disputare un primo tempo perfetto e una ripresa in cui, gol a parte, non ha concesso altro ai lupi. Atteggiamento da grande squadra? Sicuramente un atteggiamento positivo e propositivo, qualità che hanno sempre caratterizzato i rossoneri, anche nelle sconfitte. Ora all’orizzonte spuntano due gare interne (Latina e Juve Stabia) che potrebbero dire molto sul futuro del Lanciano. La priorità è arcinota: arrivare alla quota salvezza, cioè a 50 punti. Ma, e qui tornano in ballo i sogni, nell’ambiente c’è la gioiosa convinzione di potere fare tanti punti per rimanere a fluttuare in quella piacevole sensazione di benessere. I tifosi non vogliono svegliarsi.
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