Dopo le proteste e i picchetti dei giorni scorsi di diverse associazioni che dicono no al cantiere per il lavori di tesatura dei cavi per la Filovia, almeno fino al pronunciamento del TAR del prossimo 19 giugno e dopo la diffida del sindaco per la verifica della sicurezza del cantiere stesso, ora ci si mette il manto stradale a dare un nuovo stop a Filò lungo la strada parco. In una nota, la GTM, fa sapere che “dopo approfondite analisi con le più moderne e sofisticate tecnologie, è emersa una criticità strutturale nel tratto di via Castellamare nel territorio di Montesilvano, oltre ad alcuni punti specifici e circoscritti nel territorio di Pescara. Queste criticità – spiegano dalla GTM – ridurrebbero sensibilmente la durata della perfetta conservazione del manto stradale rispetto ai 20 anni previsti come garanzia tecnica, provocando avvallamenti sul percorso.” Dunque la GTM fa sapere di aver diffidato la Balfour Beatty, l’impresa appaltatrice, ad effettuare i lavori di adeguamento strutturali senza oneri né per la GTM né per i comuni interessati. Lavori che, si legge nel comunicato della Gestione Trasporti Metropolitani, inizieranno nei primi giorni del prossimo mese per essere completi entro giugno. L’iter della Filovia, avversata, come noto da diversi cittadini e associazioni, è iniziato 8 anni fa per un importo di 31 milioni di euro. Dunque cosa accadrà? Ai posteri l’ardua sentenza, visti i tempi e gli intoppi, probabilmente saranno loro a verificare. Intanto il sindaco Mascia ha deciso la “sospensione temporanea dei lavori di tesatura dei cavi elettrici della futura filovia sino a quando il direttore del Dipartimento attivita’ tecniche Energetiche e ambientali non avra’ concluso l’esame della documentazione sulla sicurezza trasmessa dalla Gtm lo scorso 16 maggio”. Mascia, oggi pomeriggio ha firmato l’ordinanza che dispone lo stop temporaneo ai lavori “per concedere al dirigente un adeguato lasso di tempo per l’esame del faldone”.
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