video » Strada dei Parchi, pedaggio o salasso?

autostrada caselloAlla faccia del contenimento: mentre in gran parte dell’Italia il canonico aumento d’inizio anno dei pedaggi autostradali sfiora il 4%, in Abruzzo arriva all’8.29%, con buona pace del ministro Maurizio Lupi, che pure aveva affermato: “Siamo riusciti a contenere gli aumenti delle tariffe autostradali grazie a un’azione di calmieraggio svolta del Ministero. A fronte di richieste che, per alcune tratte, arrivavano anche al 18%, l’incremento si è fermato a una media del 3,9%. Abbiamo già previsto incontri con Aiscat, l’associazione delle concessionarie, con cui avviare un dialogo per verificare strade nuove e consensuali rispetto agli attuali automatismi di adeguamento delle tariffe”. Sarà, ma intanto è l’Abruzzo la regione più penalizzata, come conferma il deputato di Sel, Gianni Melilla: “L’aumento di oltre l’8% dei pedaggi dell’autostrada dei Parchi, dall’Abruzzo per Roma (oltre il doppio della media nazionale) è una mazzata per i cittadini e le imprese abruzzesi. L’aumento va ben oltre il tasso di inflazione – spiega Melilla – e si ripercuote negativamente su chi utilizza l’autostrada con più frequenza per motivi lavorativi. Per l’economia è un colpo, essendo il costo dei trasporti un fattore importante per la competitività delle imprese. Le ragioni di questo aumento non hanno una logica accettabile e in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo dovevano portare ad una diversa riflessione sia l’Autorità di Governo che la Strada dei Parchi spa. Chiederò al Governo di conoscere i motivi di questa scelta, con l’obiettivo di farla riconsiderare nell’interesse dell’Abruzzo, dei pendolari, delle imprese”. I rincari più salati delle tariffe autostradali approvati dai Ministeri dei trasporti e dell’Economia sono quelli registrati per la Strada dei Parchi del gruppo Toto (+8,28%), seguiti dai pedaggi di Autostrade Centropadane (+8,01%), e via via da tutte le altre, ad eccezione del Consorzio Autostrade Siciliane, delle Autostrade Meridionali e della Asti-Cuneo. Questi gli aumenti nel dettaglio: ATIVA (Autostrada Torino Ivrea Val D’Aosta) 0,82% Autostrade per l’Italia 4,43% Brennero 1,63% Brescia-Padova 1,44% Centropadane 8,01% Cisa (A15) 6,26% Autostrada dei Fiori (A10) 2,78% Consorzio autostrade siciliane Messina-Catania 0 Consorzio autostrade siciliane Messina-Palermo 0 Autovie Venete 7,17% Milano Serravalle e Milano Tangenziali 4,47% Tangenziale di Napoli 1,89% Rav (Raccordo autostradale Valle d’Aosta) 5,00% Salt (Società Autostrada Ligure Toscana) 3,07% Sat (Società Autostrada Tirrenica) 5,00% Autostrade Meridionali (Sam) 0 Satap A4 Tronco Novara est-Milano/Torino-Novara est 5,27% Satap Tronco A21 Torino-Alessandria-Piacenza 1,66% Sav (Autostrade Valdostane) autostrada e raccordo 5,00% Sitaf – Barriera di Bruere 4,23% Sitaf – Barriera di Avigliana 4,31% Sitaf – Barriera di Salberttrand 3,81% Torino-Savona 1,60% Cav-A4 Venezia-Padova, Tang. Ovest Mestre e racc. con Aeroporto Marco Polo e Passante Mestre 6,26% Strada dei Parchi (A24-A25) 8,28% Asti-Cuneo 0. A pesare sul ritocco, secondo l’amministratore delegato di Strada dei Parchi spa, Cesare Ramadori, sarebbe il già programmato piano di investimento pluriennale, comprendente le infrastrutture che dovrebbero migliorare la rete autostradale tra Lazio e Abruzzo. “Sicurezza, manutenzione, fluidità, confort e standard elevati – conclude Ramadori – richiedono un impegno notevole, in un tracciato geomorfologicamente complesso, caratterizzato da pendenze elevate, viadotti e gallerie”.


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