video » Stella Maris: ci sono i fondi, ma il futuro?

Stella maris colonia fotostoricaFrancamente siamo stufi di leggerlo nei titoli di stampa, e ancora più stufi di reiterare le solite metafore: – l’aereoplanino torna a volare, la stella torna a brillare… e così via. Il presunto ritorno alla vita dell’ex colonia Stella Maris di Montesilvano è stato annunciato così tante volte che non ci crede più nessuno. Però, però. Stavolta la notizia un po’ c’è, anche se per parlarne ci asterremo dal pronunciare le frasi convenzionali di cui sopra. Certo, che rinasca più forte e più bella che pria è tutto da dimostrare, ma intanto ecco l’aiutino, frutto dell’intesa stabilita tempo fa da Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara, e Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo. L’aiutino della Regione, un milione e mezzo di euro, sarà impiegato per interventi urgenti, arredo urbano, parcheggi, giardini e messa in sicurezza. Altra cosa invece è decidere cosa farne, di questo manufatto storico dalla forma inconfondibile. La Provincia, che non ha fondi per occuparsene, aveva promosso nel 2011 un bando europeo di project financing per recuperare la struttura, realizzata alla fine degli anni ’30. L’obiettivo era quello di trovare un soggetto privato che realizzasse l’intervento, valore circa 6 milioni di euro. Nessuno rispose. Così, più recentemente, l’ente ha destinato al Comune di Montesilvano i fondi per realizzare i lavori nella parte esterna, secondo quanto stabilito dal consiglio provinciale. Il Comune di Montesilvano aveva anche manifestato l’intenzione di avoxcare a sé tutto il complesso, ricevendolo dalla Provincia che ne è proprietario e che sua volta voleva sapere quali fossero i progetti dell’amministrazione comunale e con quali soldi si intendesse realizzarli. Poi l’amministrazione Di Mattia è caduta, e tutto si è fermato. Le proposte ci sono, da quella avanzata dalla Provincia, che vorrebbe utilizzare la parte retrostante, la coda dell’aeroplano, come sede della Polizia provinciale e presidio del 118 e il resto con attività a vocazione turistica, a quella di Rifondazione comunista: Maurizio Acerbo vi vedrebbe il luogo giusto per realizzare l’agognata e mai realizzata casa dello studente, che tra l’altro andrebbe finanziata con i fondi dell’Azienda per il Diritto allo Studio. L’idea sembra potrebbe suggerire una continuità ideale con l’ex Colonia: i bambini, ormai cresciuti sono diventati universitari.


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