video » Sisma – “Falsi documenti per ottenere i fondi”

guardia-di-finanza AqEmergono i primi particolari sulla presunta truffa ai danni dello Stato da oltre due milioni di euro dei fondi comunitari destinati a far ripartire le attività produttive nel territorio del cratere sismico.
Vicenda che ha portato la Guardia di Finanza a denunciare l’imprenditore aquilano Olivio Piccinini, ed un perito pescarese, Beniamino Franchi oltre al sequestro dello stabile di proprietà dell’imprenditore.
Per beneficiare dei contributi Piccinini avrebbe dichiarato di aver riavviato la propria attività, ferma a causa del sisma, due anni prima della data effettiva, entro il tempo utile previsto dalla legge, vale a dire entro l’anno 2010.
L’attività, secondo le indagini delle Fiamme Gialle del capoluogo, è stata invece riavviata oltre due anni dopo. Il capannone sequestrato si trova nel nucleo industriale di Bazzano e ospita un negozio di calzature, estraneo alla vicenda, che continua ad operare. L’inchiesta riguarda infatti esclusivamente lo stabile. L’imprenditore che, sempre a Bazzano, ha un’azienda di distribuzione di prodotti di zootecnia, giardinaggio, articoli per la cura di animali domestici, stufe, sistemi di irrigazione, avrebbe inoltre dichiarato, per attestare la ripresa dell’attività e l’incremento dell’occupazione, anche di aver effettuato un’assunzione che in realtà si riferirebbe ad un’altra attività e non a quella a cui erano stati concessi i fondi. Piccinini dovrà rispondere di truffa ai danni dello Stato. Stessa accusa per il tecnico Franchi autore di una perizia che si sarebbe rivelata infedele.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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