Torna caldo il clima sindacale alla Sevel dove, secondo la Fiom-Cgil, nei prossimi giorni si consumerà un altro “scempio”. Per la prima volta nella storia dello stabilimento atessano -denuncia il sindacato- ci sarà un recupero di produzione al sabato a regime ordinario, senza il pagamento dello straordinario; tutto ciò, per recuperare una fermata collettiva, decisa e praticata in modo unilaterale dall’azienda. Nello specifico si tratta della fermata in occasione delle elezioni europee ed amministrative. Per la Fiom è un atteggiamento “scorretto e sbagliato in quanto, il fine di non subire assenze derivanti da impegni nei seggi elettorali, comunque non preventivabile in largo anticipo, non poteva e non può determinare una fermata collettiva, tra l’altro, imposta e governata con il riposo compensativo. Questo è potuto accadere”-ricorda la FIOM- “perché i cosiddetti firmatutto hanno dato la possibilità all’Azienda di gestire gli orari di lavoro con la sola incombenza, per l’impresa, di comunicare le proprie scelte”. La Fiom indice pertanto otto ore di sciopero per le giornate di sabato 7, sabato 14 e domenica 22 giugno 2014 (le tre giornate di lavoro compensativo), per dire NO all’applicazione di quelli che vengono definiti “accordicchi” che non tutti hanno sottoscritto, e “per contrastare questa idea di gestione degli eventi che, a questo punto, solo le lavoratrici ed i lavoratori dovrebbero pagare”.
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