“Si può fare di più”: è l’appello della Cgil alle Istituzioni per aiutare la scuola pubblica a garantire il servizio cui è tenuta. In Abruzzo, a dieci giorni dall’apertura del nuovo anno, ci sono delle emergenze che devono essere affrontate e risolte, hanno evidenziato i rappresentanti della Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil. Dopo quelli di Gelmini e Tremonti, sono stati operati altri tagli agli organici del personale docente ed Ata, ci sono scuole sotto dimensionate e ritardi istituzionali sulle regole e sulle risorse economiche, spiegano gli esponenti sindacali.”La politica abruzzese deve rifiutare la logica dei tagli alla scuola”, afferma la segretaria regionale Flc Cgil Abruzzo, Cinzia Angrilli. Inoltre si chiede alla Regione e all’Ufficio Scolastico Regionale di stipulare subito il protocollo per finanziare le cosiddette “sezioni primavera”, per l’infanzia da 24 a 36 mesi e ai Ministeri competenti di sbloccare più di 5 milioni di euro destinati alle scuole del Cratere. E c’è la questione Presidi, con oltre 60 scuole che attendono dirigenti scolastici effettivi alla luce del ricorso al Consiglio di Stato con la sentenza attesa oggi, per il Concorso di due anni fa. No ai tagli, sì ai fondi per far sì che la scuola pubblica possa garantire servizi inderogabili e primari ai lavoratori, agli studenti ed alle famiglie.

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