Sant’Antonio Abate: la notte in cui agli animali è data la facoltà di parlare. Lo narra un’antica leggenda che riguarda uno dei santi più amati in Abruzzo. Tra questa sera e domani, diverse saranno le celebrazioni nella nostra regione, in onore del santo protettore degli animali domestici. E se sant’Antonio Abate è raffigurato con un animale, in particolare un maiale ai piedi, un motivo, ci sarà. Il santo egiziano di nascita, morto nel deserto della Tebaide, proprio il 17 gennaio del 357, veniva chiamato “Abbà” – Padre, perché diede inizio alle prime comunità di religiosi. Eclettico, Antonio, santo, taumaturgo, veneratissimo in Oriente e nell’opulento Occidente, presto invocato come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e, appunto, come protettore degli animali domestici. Tra stasera e domani, in Abruzzo, a scandire l’anno e il tempo tra le semine e i raccolti, si ripeteranno le celebrazioni e le tradizioni proprie delle nostre campagne, nelle contrade: carri, processioni, e i fuochi, purificatori e apotropaici, come le Farchie di Fara Filiorum Petri che si accenderanno quando scenderà la sera, per rievocare il miracolo che sant’Antonio avrebbe compiuto secoli fa, per mettere in fuga gli invasori stranieri, trasformando le quercie del paese in grosse torce. E se anche i riti, subiscono influenze a volte commerciali, altre mediatiche, alcuni restano autentici grazie alla passione di chi li fa rivivere. E’ il caso della processione devozionale con costumi abruzzesi di metà ‘800, illuminata da decine di torce, che aprirà, nel tardo pomeriggio di oggi, le celebrazioni de “Il Sant’Andonije” organizzato dall’Associazione Fontevecchia a Borgo Case Troiano di Spoltore. La manifestazione si apre con l’arrivo di uomini e donne abbigliati secondo i costumi abruzzesi del 1800 e dei “Santantonijari” ovvero la lotta tra Sant’Antonio ed il diavolo, nella rievocazione storica curata dal professor Francesco Stoppa. O la rinascita della festa del Santo a Cepagatti e a Chieti, rivissuta dalla Compagnia Tradizioni Teatine. Stasera è vigilia, che si vive tra canti, balli, cibo, rigorosamente in compagnia. Naturalmente il momento religioso è centrale, la Santa messa e le processioni, fede e devozione. Mentre stanotte, nelle stalle, gli animali avranno facoltà di parola, secondo la leggenda, e chissà cosa diranno … Ma forse meglio non saperlo, soprattutto se parleranno di noi!
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