Sei fatte dalla ASL di Teramo, tre da quella di Chieti : sono nomine fresche quelle che riguardano nuovi primari, scelte che arrivano a poche ore dal voto e che, dunque, inevitabilmente sono foriere di polemiche.
Il primo ad innescarle è stato il deputato di Scelta Civica per l’Italia, nonché presidente di Abruzzo Civico, Giulio Sottanelli. A proposito dei sei incarichi di primariato negli ospedali di Teramo, Atri e Giulianova il parlamentare si è detto “sconcertato per la tempistica”. “Non entro nel merito delle scelte fatte dal manager della ASL, Paolo Rolleri, che saranno sicuramente rispondenti ai requisiti richiesti ma è indubbio che in questo momento, più che incarichi di rilievo servano tanti e diversi profili sanitari come medici, anestesisti e infermieri”.
L’on. Sottanelli, inoltre, ha preannunciato un’interrogazione parlamentare ed anche una eventuale segnalazione alla Corte dei Conti.
Critiche sono arrivate anche da Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista. Il candidato in corsa per la presidenza della Regione ha affermato che “mentre si fanno nomine di primari prosegue l’opera di distruzione della sanità pubblica abruzzese che registra il taglio di 9 posti letto nel reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Atri”.
Sospetti in fotocopia vengono avanzati anche per quanto deliberato dal manager della ASL Lanciano – Vasto – Chieti, Francesco Zavattaro, a proposito di tre nuovi primari: due all’ospedale di Lanciano ed uno a Vasto.

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