Con i “giorni della merla” è arrivato il primo, grande freddo anche nella nostra regione. E, dopo un inverno finora mite, con il cambiamento delle condizioni climatiche sta arrivando anche il picco massimo dell’influenza stagionale. Lo avevano anticipato gli esperti, non quelli meteo ma i virologi, che avevano sentenziato: “dalla metà di gennaio all’inizio di febbraio ci sarà il boom vero e proprio con i tre virus dell’influenza di quest’anno che colpiranno il nostro paese nel cuore dell’inverno”.
Non ci sono dati precisi su quanti connazionali sono e saranno costretti a letto; di sicuro un numero con parecchi zeri al seguito, alla fine potrebbero essere 4 milioni e mezzo, anche 5 milioni. Identica fotografia è stata scattata per la nostra regione che alla fine vedrà almeno 100 mila persone alle prese con questo male di stagione. Con il distinguo della sintomatologia tra influenza 2014 e influenza da virus intestinale : nel primo caso ci sono la febbre con temperatura superiore ai 38 gradi, brividi di freddo, tosse, mal di testa e mal di gola, senso di debolezza e affaticamento, che possono essere appesantiti anche da bronchiti e sinusiti; durata 24 – 48 ore.
Per quanto riguarda quella intestinale, tra i sintomi del virus ci sono episodi di vomito, diarrea persistente, dissenteria, crampi addominali ed, eventualmente, presenza di febbre; durata più lunga, dai 5 ai 7 giorni.
Vaccinati o non vaccinati, in caso di febbre il consiglio utile resta quello di affidarsi al proprio medico per la prescrizione della terapia più indicata al caso specifico, evitando rigorosamente il fai da te. E poi, come dicevano le nostre nonne, far valere la regola delle tre L : letto, lana, latte, soprattutto per i più piccoli ma valida anche per i grandi.

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