All’aparenza un tragico incidente stradale, l’ennesimo ciclista travolto dall’ennesimo automobilista pirata; ma dietro alla terribile morte di Roberto Natalini, ex mobiliere di 52 anni di Roseto, potrebbe esserci uno scenario molto più inquietante. Chi lo ha investito nella notte tra il 10 e l’11 settembre é un commerciante di 39 anni del posto che si é costituito dopo qualche ora dall’incidente, e che conosceva molto bene la vittima, con la quale, però aveva da tempo una serie di contenziosi legati a vecchi affari comuni. Da qui la decisione della famiglia di Roberto Natalini di andare fino in fondo alla vicenda presentando un esposto in Procura ed affidandosi a due avvocati: Giampiero Serafini del Foro di Teramo e Giancarlo De Marco del Foro di Pescara: “Secondo il nostro modesto parere – ci spiega De Marco – qui si tratta di omicidio volontario, aspettiamo l’esito degli accertamenti ed in particolare dell’autopsia per avere più elementi a disposizione, ma ci sarebbero delle testimonianze che andrebbero nella nostra direzione.” Di tutt altro avviso, invece, Cataldo Mariano legale, insieme ad Annalisa Caschera, dell’investitore: “Non ci sono assolutamente elementi che facciano propendere per un omicidio volontario” e per avvalorare la tesi hanno nominato un proprio consulente per assistere all’autopsia. “Tra i due non scorreva buon sangue – racconta ancora De Marco – sono anni che si affrontano a colpi di denunce ed anche di aggressioni vere e proprie, tra l’altro la dinamica dell’incidente pone numeorosi punti interrogativi, attendiamo sviluppi.”

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