Ultima tornata d’i interrogatori, oggi in Procura a Pescara, delle 25 persone indagate nell’inchiesta denominata “Rimborsopoli”. Il primo a sfilare D
davanti ai PM della Procura di Pescara, Di Florio e Bellelli, il consigliere regionale di Sel Franco Caramanico: “Mi viene contestato un viaggio in Canada dove ho pernottato in un hotel a 5 stelle, ma ho spiegato che la camera é stata prenotata dai nostri responsabili in Canada per conto dell’Ufficio di Presidenza, mentre per quel che riguarda le cene, ho prodotto la documentazione che attesta l’assoluta regolarità, ma parliamo d’importi che vanno dagli undici ai 70 euro.” Subito dopo é stata la volta dell’assessore Federica Carpineta, entrata da un ingresso secondario accompagnata dal suo avvocato Camillo Tatozzi e da due carabinieri della Pg. Un breve colloquio anche per lei scesa intorno alle 11: “Mi viene contestata un’unica ricevuta, un solo errore in cinque anni di vita in Regione, spero di aver chiarito.” Si tratta in realtà di una ricevuta di un importo di circa 39 euro, sull’aspetto, invece, più pruriginoso del contratto di lavoro alla sorella della consigliera di pari opportunità Letizia Marinelli, salita alla ribalta della cronaca per la notte passata in un albergo a Roma con il Presidente Chiodi: “Ho scelto lei per stima e capacità, nessuno mi obbligava ad indire un concorso pubblico per quel posto, per incarichi di questo tipo ci si rivolge a persone che si conoscono e null’altro che questo ho fatto”. Dopo la Carpineta Ricardo Chiavaroli di Forza Italia: “Ho fornito i documenti relativi ai viaggi istituzionali e presto presenterò anche una memoria difensiva.” Ed in chisura di mattinata il consigliere regionale d’Italia dei Valori Cesare D’Alessandro: “I magistrati hanno voluto chiarimenti su due missioni al Vinitaly e a Lecco, ho prodotto la documentazione necessaria e credo di aver sciolto tutte le perplessità”. Sulla stessa linea la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Alessandra Petri alla quale viene contestata un’unica ricevuta di circa 19 euro.
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Interrogatorio lampo per il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, tra i 25 indagati nell’inchiesta su presunti indebiti rimborsi per viaggi istituzionali. De Matteis, nominato di recente coordinatore regionale del Comitato Udc, presentera’ una memoria difensiva. Al termine dell’interrogatorio non si e’ voluto fermare con i cronisti.
Sospiri, ho documentato tutto
E’ durato 15 minuti l’interrogatorio del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia. “Mi viene contestata – ha detto ai cronisti – una missione al Vinitaly dove ho soggiornato in un albergo a 3 stelle. E’ un unico addebito in cinque anni e qualche mese di legislatura. Riteniamo di aver puntualmente risposto agli addebiti documentandoli. La missione risale a quattro anni fa ed era quindi difficile ricostruirla, pero’, crediamo di averlo fatto con la documentazione che abbiamo fornito”. Sospiri ha mostrato ai pm le ricevute dei pasti consumati durante la missione, che sono passate al vaglio degli uffici amministrativi. Dopo i controlli sono state liquidate a Sospiri soltanto le sue spese e non anche quelle degli altri commensali.
Di Paolo, ho presentato la documentazione
Venturoni, ho portato tutta la documentazione
“Ho portato ai pm la documentazione che chiarisce il motivo per cui ero andato a Roma, cioe’ per motivi istituzionali”. A dichiararlo alla stampa il consigliere regionale ed ex assessore alla sanita’ Lanfranco Venturoni, al termine dell’interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta su presunti indebiti rimborsi per viaggi istituzionali.
“Un colloquio tranquillo. Ho fornito tutti i chiarimenti richiesti”. Così l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio al termine dell’interrogatorio avvenuto questa sera di fronte ai pm Bellelli e DiFlorio che indagano su presunti indebiti rimborsi per viaggi istituzionali

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