L’impegno annunciato dal ministro della cultura Dario Franceschini nel corso della sua visita a L’Aquila di ricostruire interamente la città nei prossimi cinque anni e far tornare a vivere il centro storico della città, continua a suscitare prese di posizione e polemiche.
“Dopo le parole vogliamo i fatti”, sottolineano le associazioni di categoria e gli ordini professionali. E se da una parte c’è chi mostra fiducia negli impegni assunti dal ministro, dall’altra non mancano posizioni di aperto scetticismo, come quella del presidente del locale ordine degli ingegneri Paolo De Santis.
“Mi sembra complicato – sottolinea. Sarebbe un risultato straordinario se arrivassero, nei prossimi cinque anni le risorse necessarie, così da terminare la ricostruzione in sette-otto anni. Ora – conclude – il governo deve impegnarsi per dare seguito alle parole. Non solo per la ricostruzione fisica, ma anche per quella sociale ed economica”.
Ancora più netta la presa di posizione dell’ordine degli architetti. Per il presidente Gian Lorenzo Conti “mantenere la promessa di ricostruire L’Aquila in cinque anni è impossibile, considerando che ci sono schede parametriche che ancora non sono state valutate”. Per Conti “ci vorranno tempi lunghi, 30/40 anni per ultimare la ricostruzione del centro storico”.
Ferma la valutazione delle opposizioni al comune dell’Aquila. Per il consigliere di Prospettiva 2022 e coordinatore regionale de “La Destra”, Luigi D’Eramo l’annuncio del ministro è “una presa in giro per la città dell’Aquila e per i comuni del cratere”.
{avsplayer videoid=9047}

Sii il primo a commentare su "video » Ricostruzione – Scetticismo e polemiche su Franceschini"