In attesa della proclamazione ufficiale degli eletti da parte della Corte d’Appello dell’Aquila, si annunciano già i primi ricorsi sull’assegnazione dei seggi in Consiglio regionale.
È il caso del Centro Democratico, che ha eletto un consigliere a Palazzo dell’Emiciclo il cui nome dovrebbe essere quello di Maurizio Di Nicola, sindaco di Pescina che, stando ai dati ufficiali, avrebbe 2042 preferenze, solo 80 voti in più del secondo più votato in provincia dell’Aquila, l’ex vice sindaco Giampaolo Arduini.
Il caso del Centro Democratico è nato proprio a Pescina dove il partito ha ottenuto 789 preferenze. Qui, stando sempre ai dati ufficiali, ci sarebbe però l’anomalia dovuta al fatto che il solo Di Nicola ha, in quel comune, 800 voti, 11 in più rispetto alle preferenze complessive, a cui si aggiungono i 9 voti di Arduini e la preferenza raccolta da un altro candidato del partito, Storione.
Complessivamente, dunque, 810 voti che paradossalmente superano di 21 quelli complessivi raccolti dalla lista.
Altra circostanza relativa sempre al seggio di Pescina, è quella che riguarda proprio il nome del candidato del Centro Democratico a causa dell’omonimia con un altro candidato di un altro partito, l’Italia dei Valori, che ha lo stesso cognome, Giuliano Di Nicola. Ci sarebbero infatti preferenze, con quel cognome, ma nelle liste di altri partiti.
Anomalie che dovrebbero emergere dall’esame della commissione elettorale e che potrebbero addirittura ribaltare il risultato sin qui noto.
In ogni caso sulla vicenda l’ex Vice Sindaco Arduini ha già presentato l’istanza per il riconteggio dei voti. Una richiesta a cui potrebbe seguire il ricorso ai giudici amministrativi del TAR.

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