“Ritiene l’elettore che debba essere istituito il Comune di Nuova Pescara, comprendente i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore che vengono contestualmente soppressi?”, questo, il quesito che gli elettori troveranno sulla scheda del referendum sulla Grande Pescara, il prossimo 25 maggio. Questa mattina si è aperta la campagna elettorale per il SI del Comitato promotore che, per bocca del Presidente Carlo Costantini, ha illustrato con il docente universitario Daniele Angiolelli, lo studio di fusione dei tre comuni e le iniziative in programma. 
“Con la fusione dei tre Comuni – spiegano – si potranno tagliare oltre100 poltrone di politici e burocrati e mettere fuori gioco una parte consistente di quelli che sino ad oggi, anche solo per giustificare la propria esistenza in vita (ed i propri emolumenti), hanno reso medioevale il livello di funzionamento della pubblica amministrazione, mettendosi di traverso ad ogni possibile e significativa iniziativa di sviluppo economico del territorio. Inoltre – proseguono i promotori del referendum – in soli 10 anni, 150 milioni di euro risparmiati, potranno essere destinati agli investimenti, all’occupazione o all’abbattimento delle tasse. Con la fusione dei tre Comuni – concludono – nascerà una grande metropoli del medio adriatico con un sistema territoriale nuovamente competitivo e capace di attrarre gli investimenti pubblici e privati che da tempo hanno abbandonato Pescara, a vantaggio di Bari e di Ancona.”

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