video » Processo Crac Merker, falsa partenza

aldamerini

MERKERFalsa partenza oggi al tribunale di Pescara per il processo per il Crac della Merker di Tocco da Casauria. Tre i difetti di notifica per altrettanti imputati, udienza aggiornata al prossimo primo luglio. Delle 36 richieste a giudizio avanzate dal Pm Giampiero Di Florio, gli imputati si sono ridotti a 16 tra amministratori del gruppo, ed alcuni responsabili  di aziende fornitrici.  A distanza di tre anni dalle richieste, dopo una lunga fase preliminare, tra assoluzioni, indulti e patteggiamenti, il procedimento si é andato sgonfiando anche per via di molti reati caduti in prescrizione. Resta in piedi l’associazione per delinquere, il riciclaggio e la bancarotta fraudolenta. Capo e promotore l’ingegnere svizzero Gianfranco Ramoser, all’epoca dei fatti progettista della Merker. Tra il 1999 ed il 2003, attraverso la supervalutazione dell’industria di Tocco specializzata nella realizzazione di semirimorchi, Ramoser avrebbe procurato un buco di 280 milioni di euro, con la complicità di molti degli imputati oggi dietro le sbarre. L’ignegnere svizzero  ha scelto la strada del patteggiamento, con lui altri sette imputati, per pene che vanno da un anno ed otto mesi a tre anni e tre mesi. Due imputati hanno scelto il rito abbreviato. Dieci imputati sono usciti di scena, gli altri saranno chiamati al giudizio del tribunale. Una grande chance per dare ristoro al tessuto economico di un’area sotto il profilo occupazionale depressa come quella del pescarese che agli inizi del 2000 si trasformò in un incubo per centinaia di lavoratori e che solo dopo quattro bandi di gara andati a vuoto, trovò nuovo impulso, anche se a ranghi ridotti rispetto ai primi anni, con l’acquisto dell’azienda da parte del Gruppo Margaritelli di Perugia per una cifra di circa 12 milioni di euro rispetto alla base d’asta di 62 suggerita dall’allora commissario straordinario Guglielmo Lancasteri.


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