video » Processo Bussi: la battaglia delle parti civili

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bussiUna lunga giornata, destinata a terminare ben oltre gli orari soliti per i Tribunali,quella di oggi a Chieti dove in Corte d’Assise dove è approdato il processo per la mega discarica dei veleni di Bussi. Dopo due rinvi, il 27 novembre a causa della neve e il 13 gennaio scorso per l’assenza giustificata di taluni legali, al via questa mattina l’attesa prima udienza. Lungo Corso Marrucino, intanto, alcune associazioni ambientaliste hanno distribuito volantini ai passanti ricordando i passaggi della lunga inchiesta partita nel 2007 quando si scoprì cosa quei terreni celassero da anni: veleni per la salute umana dissero poi perizie tecnico-scientifiche. 19 gli imputati , tutti alti dirigenti della Montedison accusati prima di inquinamento dell’acqua poi del ben più grave reato di avvelenamento delle falde acquifere: di quì lo spostamento del processo in Corte d’Assise. Poco prima della pausa pranzo, ossia intorno alle 14.30, il pronuciamento dell’aula in merito a quanti ammessi a costituirsi parte civile nel processo e chi, viceversa no: ammessi i tre nuovi comuni ossia Spoltore, Popoli e Alanno che si aggiungono , perchè confermati, ai comuni che già avevano chiesto la ammissibilità, mentre sono state respinte le richieste di Arta, Cgil e diverse associazioni ambientaliste che non hanno saputo dimostrare di aver operato negli anni in quel territorio e nello specifico nella realtà di Bussi.Tra le associazioni ammesse a costituirsi parte civile Legambiente e WWF soddisfatte del piccolo pur prezioso primo traguardo raggiunto.Calendarizzato dal Giudice Spiniello, intanto, il resto delle udienze : ogni venerdì e ove necessario anche il giovedì’ oppure il sabato.


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