video » Pescara, una quercia per Beuys

beuysUna quercia a difesa della natura, una quercia che attraverso la mediazione dell’arte si ponga come baluardo concettuale, eppure concreto di radici, contro l’aggressione dell’uomo al proprio ambiente. Una quercia, ancora, per proseguire idealmente la creazione del bosco nato da Documenta Kassel del 1982. Fu lì, nella prestigiosissima rassegna d’arte contemporanea, che Joseph Beuys propose un intervento propedeutico all’azione complessiva denominata Difesa della Natura. Beuys espose 7000 lastre di basalto, adottabili previo versamento di una somma di denaro; il ricavato servì poi a piantare settemila nuove querce, ciascuna con una di quelle pietre alla base, disseminate in vari punti di Kassel. Un puro intervento concettuale, incedibile, non acquistabile e impossibile da esporre nei luoghi deputati, eppure frutto di un processo artistico a tutti gli effetti. E quando una quercia diventa opera d’arte, la firma non può che essere quella di Beuys, o di chi ne prosegue il cammino ideologico e filosofico mediante atti concreti. E’ questa la missione di Lucrezia De Domizio Durini, che diffonde nel mondo il lavoro beuysiano, e che per una volta ha trovato sponda anche a Pescara, grazie al sostegno ricevuto dal presidente della Camera di Commercio Daniele Becci nell’organizzazione della due giorni pescarese appena conclusa e dedicata alla memoria di Beuys. L’opera di difesa della natura di Beuys trovò a Bolognano una dimensione congeniale; l’artista, che mai si sentì fine a se stesso, preferì proiettarsi verso una umanità migliore, in grado di convivere e non di competere con i limiti che la natura ci impone. Un allineamento al quale l’arte è chiamata ad apportare linfa vitale e gloriosa bellezza, come la quercia posta a dimora sabato nel Porto Turistico Marina di Pescara.


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