“Tranquilli, non è un laghetto ma una semplice rotatoria”. Così recita lo slogan scelto dall’associazione “Pescara Cambia Verso” affisso sul muro realizzato, pochi giorni fa, per delineare una nascente rotatoria all’incrocio tra via Mazzarino e via Benedetto Croce. E così questa mattina con tanto di canne da pesca e ami Giacomo Cuzzi , promotore della singolare protesta, e altri manifestanti hanno inscenato una vera e propria battuta di pesca in quello che una volta ultimato sarà il cuore della rotatoria ma che ad oggi, specie per le dimensioni del muro, sembra piuttosto un laghetto artificiale.Tutt’intorno, nel frattempo, il traffico del sabato mattina rallentato da curiosi, passanti ma anche da una segnaletica poco chiara e ancora da ultimare. E se qualcuno chiede il senso di un muro così alto e possente, residenti e commercianti sollevano più di una perplessità sulla carreggiata molto ridotta e sui cosiddetti punti di attraversamento o strisce pedonali. Un anziano a passeggio si ferma a curiosare e domanda a noi se fosse proprio necessario realizzare una rotatoria e soprattutto così grande; un giovane padre in bici si dice convinto che il poco spazio di manovra crearà disagi e rallentamenti; una signora, appena uscita da un negozio, dopo aver tentato in due angoli diversi di attraversare si rivolge ai manifestanti in canna da pesca chiedendo: ” Qualcuno sa dirmi come faccio ad attraversare per tornare a casa?”. Così in un sabato di metà aprile in una città, Pescara, davvero piena di cantieri.
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