Sono volate parole grosse questa mattina a Pescara quando intorno a mezzogiorno mentre i grillini coordinati dall’onorevole Gianluca Vacca presentavano alla stampa il “Noncifermate tour” in una assolata Piazza Italia.Tra mamme a passeggio e anziani a godersi  il primo sole di primavera ecco che si materializza, facendosi largo tra taccuini e microfoni, Letizia Marinelli la consigliera regionale di parità finita nell’occhio del ciclone della vicenda Rimborsopoli. Dopo un primo visibile momento di imbarazzo percepibile sul viso di tutti, ecco che per fermare la Marinelli , la quale poco dopo dirà essere lì “solo per invitare la candidata 5 stelle Sara Marcozzi ad un convegno sulla parità di genere in politica”, si alzano i toni e a farlo è soprattutto il candidato consigliere Domenico Pettinari. E’ lui che si rivolge con più trasporto alla Marinelli incalzandola con la stessa domanda per cinque, dieci minuti chiedendole conto di quella famosa notte romana e “non per conoscerne gossip e morbosità – urla Pettinari – ma perchè gli abruzzesi hanno il diritto di sapere se quella stanza è stata pagata da loro!”. La Marinelli non risponde e svia sulla sua presenza lì mentre i grillini provano persino a mantenere la calma: ” Ci sembra folle quello che sta accadendo – dice l’on Vacca – noi siamo qui in conferenza stampa per spiegare ai giornalisti l’inziativa per la quale vi abbiamo convocati ossia il tour elettorale nelle quattro piazze abruzzesi dove contiamo di tirare fuori molte verità importanti e qualcuno si permette di strumentalizzare questo momento e questo contesto a fini propri !”. “Alla fine si parlerà più di questo teatrino che delle nostre idee – polemizzano gli altri candidati, al comune di Pescara o alla regione, presenti alla “stravolta” conferenza stampa. La Marinelli, intanto, è tra gli ultimi ad andare via insistendo col volantinaggio dell’invito al convegno e quando si avvicina alla candidata presidente Sara Marcozzi quest’ultima la ringrazia fredda ma gentile aggiungendo: ” Noi rispettiamo le donne dando loro pari dignità coi fatti, lo stiamo facendo in Abruzzo esattamente come abbiamo fatto sin dai primi giorni in Parlamento e non ci lasciamo strumentalizzare da niente e da nessuno!”.

{avsplayer videoid=9320}