video » Pescara: Prp é corsa contro il tempo

D Amico luciano

pescherecciSarà anche per la densa foschia di questi giorni ma l’immagine di desolazione che traspare nella nebbia al Porto Canale di Pescara stringe il cuore: Non ancora del tutto esaurita la complessa opera di dragaggio, si palesano in ordine sparso la dogana appena ristrutturata e mai aperta, la stazione marittima nel più totale degrado, per non parlare dei ruderi dell’ex Cofa poco più in là. Il 7 gennaio di un anno fa gli uffici regionali hanno ricevuto, per la seconda volta in poco tempo, a causa dell’incomprensibile richiesta di osservazioni sulle osservazioni alla procedura di Vas su un Piano redatto, tra l’altro,  dal massimo esperto del settore come il Professor Noli. A quel punto bastava una semplice firma da parte della direttrice regionale dei trasporti Carla Mannetti, firma che, grazie alle sollecitazioni del consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, sarà posta a giorni: “Me lo ha assicurato il presidente della Regione Chiodi che considero un galantuomo – ha precisato Sospiri – e non ho motivo di credere il contrario.” Certamente in notevole ritardo rispetto alle previsioni con l’inevitabile perdita di tempo per quella che sarà la seconda fase, non meno complessa, e che porterà il piano alla definitiva approvazione del Consiglio Regionale si spera entro fine legislatura, ovvero entro 4 mesi: “I passaggi sono noti – spiega ancora Sospiri – e prevedono l’intesa tra il Comune di Pescara e l’Autorità Marittima, da sottoporre alla ratifica del Consiglio Comunale; l’adozione del Piano da parte dell’Autorità marittima; la trasmissione del Piano al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per l’acquisizione del parere di competenza ed infine l’approvazione del Consiglio Regionale.” Una corsa contro il tempo, dunque, che poteva essere evitata, sottolinea il consigliere comunale del Pd Moreno Di Pietrantonio: “Sotto accusa l’intera filiera amministrativa dal Comune, alla Provincia, fino alla Regione, tutte di centrodestra – tuona Di Pietrantonio – ree di aver abbandonato completamente il Porto, un’offesa all’intera cittadinanza di Pescara ed un duro colpo all’economia stessa della Regione. Al di là dei problemi legati al dragaggio qui ci sono decine di famiglie, operanti nel settore commerciale del Porto,  mandate sul lastrico, e lo stesso comandante della Direzione Marittima Pozzolano ha ribadito giorni fa che il Prp é passaggio fondamentale per il rilancio del Porto anche se dissento sul fatto che le Compagnie non sono interessate a promuovere collegamenti da Pescara per ragioni economiche; non sono interessate perchè non hanno interlocutori affidabili vista la qualità delle nostre istituzioni e perchè i fondali della darsena commerciale vanno portati a 6 metri e mezzo e non agli attuali 5 metri e mezzo.” Insomma un 2014, si spera, decisivo per il rilancio del Porto di Pescara da troppo tempo incagliato tra i liquami e le pastoie burocratiche: “Sapremo recuperare il tempo perso – assicura ancora Sospiri – perchè questa é una priorità di tutti noi e non di un singolo partito rispetto ad un altro.”


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