Si dicono ostaggi del Comune di Pescara per uno smottamento che ha reso inagibili le loro abitazioni, per fanghi e detriti che ogni qualvolta piove più abbondantemente invadono garages e giardini e orami esasperati per una situazione che lamentano da anni hanno deciso di scrivere al Procuratore Generale della Repubblica di Pescara nella speranza che una risposta,magari rassicurante, arrivi anche facendo giustizia. La firma nella missiva è quella di un cittadino residente in Via Colle Breccia ( Zona San Silvestro) Pietro Di Zenobio, che si è fatto portavoce di altre tre famiglie e che questa mattina ci ha fatto vedere innanzitutto le case che hanno dovuto abbandonare e quindi  la pericolosità della frana che continua a venir giù da una collina. La situazione è precipitata  con l’ultima pioggia di inizio dicembre, ma certamente l’intero inverno non ha potuto far altro che peggiorare. Insistono nel ribadire che più volte si sono recati personalmente in Comune, presso gli uffici competeti, nella sola speranza di essere almeno ricevuti : ” E, invece, niente! In Comune abbiamo trovato un muro di gomma, per questo abbiamo deciso di scrivere al Procuratore Generale certi che se ricevuti qualcuno capirà davvero in che stato viviamo: spaventati e allontanati da case per molti di noi eridate da nonni e genitori dopo tanto sacrificio!”.

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