video » Pescara: in fuga dalla guerra civile in Ucraina

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Ukraine  Donetsk Ai 706426aDonetsk è una città pressoché distrutta: a mostrarci le immagini della devastazione, girate con il telefonino, una coppia in fuga dalla guerra. Natascia e Costantino sono arrivati a Pescara, come all’incirca 400 loro connazionali dall’inizio del conflitto ad oggi, per cercare asilo politico e fuggire dall’orrore. Anche oggi civili uccisi da tiri d’artiglieria nel centro di Donetsk, roccaforte dei ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina assediata dalle forze di Kiev. Sono oltre 2000 le persone uccise negli ultimi quattro mesi, dall’inizio dell’offensiva delle truppe governative ucraine contro le milizie separatiste dell’Ucraina orientale russofona. Ma a rimetterci, come sempre, le incolpevoli popolazioni civili. I video su internet che ci mostra Nataliya Kovalenko, da tempo a Pescara, presidente dell’associazione Volto Santo, che a Donetsk ha ancora i parenti, raccontano di una città distrutta. In un video si vede un padre che piange sua figlia, un altro uomo, invece, mostra la giovane nuora, il cui corpo esanime è nascosto sotto un lenzuolo, fuori casa sua. Morti lasciati lì per giorni. Poi la strada per l’aeroporto, dove ci sono auto ferme, sportelli aperti e corpi senza vita riversi sull’asfalto. “Cosa c’entrano i civili? Non sono certo pericolosi ribelli, perché l’esercito ucraino lancia bombe sulle case dei cittadini?” dice Nataliya. La casa di Natascia e Costantino a Donetsk è andata distrutta, davanti ai loro occhi hanno visto morire amici e parenti, e se sono arrivati fin qui sani e salvi è stato un miracolo. Una guerra civile che sta macchiando di sangue l’Ucraina, tutto questo vicino a noi.


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