“Passioni e ragioni…e’ questa la risposta che trovo alla fine del viaggio nella mia mente e nel mio cuore quando chiedo a me stesso perché faccio politica”. Così sei ore fa scriveva Carlo Masci sul suo profilo Facebook lo stesso sul quale pochi minuti prima, ieri in tarda serata, annunciava:” Mi dimetto dal Consiglio comunale di Pescara dopo esserci stato per oltre 19 anni consecutivi. Mi dimetto perché non voglio rimanere un minuto di più insieme ai transfughi, ai voltagabbana, agli approfittatori dell’ultima ora, che, dopo aver avuto vantaggi ed incarichi professionali di ogni tipo da una parte politica, si trasferiscono nell’altro schieramento per gli stessi obiettvi…” Il tutto nella stessa giornata in cui la conta oscillante dei dimissionari lasciava in bilico il sindaco uscente e il Ministero dell’Interno faceva sapere, con una missiva in risposta alla sollecitata chiarezza chiesta dal consigliere Del Vecchio, che ( molto in sintesi) una volta depositate le firme di sfiducia senza dubbi la città andrebbe alle urne il 25 maggio. Una giornata, l’ennesima, a dir poco convulsa quella di ieri  in Piazza italia a Pescara : è dopo la conferenza dei capigruppo che una delegazione guidata dal presidente del Consiglio De Camillis si reca dal prefetto D’Antuono per chiedere anche a lui conferme di date e scadenze oltre che per ribadire la ” piena crisi istituzionale nella quale è impossibile lavorare anche solo per altri due mesi”. Su tutti, intanto, dimissionari e non incombe la sfida elettorale che ad oggi ha il sapore di un braccio di ferro tra il Nuovo Centro Destra e Forza Italia accusato di voler far la parte dell’asso pigliatutto. Un braccio di ferro tra Mascia e Testa che forse solo le primarie o sondaggio che lo si voglia definire può fermare. Tra incontri che saltano, vertici romani fumosi, cene di strategia, cinguettii e via dicendo ogni ora sembra quella buona o meglio decisiva salvo poi non esserla mai. E mentre Acerbo non firma, Masci si candida, Testa scalpita, Mascia resiste e la città aspetta e con lei Alessandrini forse curioso di sapere con chi dovrà vedersela per la sfida delle urne.

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MASCI CANDIDATO DI PESCARA FUTURA
L’assemblea di Pescara Futura svoltasi ieri sera ha indicato il leader Carlo Masci quale candidato sindaco al Comune di Pescara. La scelta di Masci è scaturita in maniera naturale trattandosi del leader che da quasi venti anni scende in campo a difesa del territorio e contro ogni tipo di prevaricazioni. Pescara Futura, per le elezioni al comune di Pescara del 25 maggio, “ripropone ancora una volta alle forze alleate del centro destra le condizioni dell’alleanza a partire dall’unità della coalizione che è un valore assoluto. E cioè mantenere l’unità attraverso la conferma del sindaco uscente, o in alternativa il ricorso a ogni tentativo che permetta di individuare il miglior candidato attraverso elementi oggettivi, primarie o sondaggi. Infine, ma non ultimo per importanza, la scelta del candidato sindaco non può essere rimessa a decisioni che scavalcano totalmente la volontà del territorio”.