“Ora o mai più, questo era lo slogan che faceva da cornice alla manifestazione dell’estate scorsa, a Pescara, in un avvertimento che non doveva essere minaccioso ma intendeva rappresentare una situazione drammatica per le imprese abruzzesi, esaurite da pressione fiscale, ostacoli burocratici e dall’insensibilità amministrativa e politica.” Così parlano Confindustria ed Ance di Pescara che si appellano, ancora una volta, alla politica per avere una risposta che dall’estate scorsa ad oggi non è arrivata. E parlano degli ultimi eventi come del ritorno dell’era dei cantastorie, pongono l’attenzione su alcune questioni: Comune di Pescara e imprenditori danneggiati, a loro detta, dai provvedimenti della politica, la “querelle” con il Comune di Montesilvano nei confronti della categoria, soprattutto dei costruttori, l’Aca e il concordato preventivo e l’appoggio alla Grande Pescara, quale rilancio di un’intera area. I presidenti di Confindustria ed Ance Pescara, Enrico Marramiero e Giuseppe Girolimetti, si rivolgono ancora una volta alla politica, come dire, il tempo è scaduto e si è ai tempi supplementari. Le risposte dovranno necessariamente arrivare.
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