14 dicembre 2008-14 dicembre 2013, 5 anni di Governo Chiodi in Abruzzo visto, naturalmente, in maniera negativa dal Partito Democratico, all’opposizione, a comicniare da una serie di occasioni mancate, secondo il Pd, come l’esclusione della nostra Regione dalle rotte dello sviluppo o l’incapacità di ottimizzare i costi della politica visto che ci sono ancora tre società di trasporti, cinque Ater, cinque consorzi di bonifica, sei società di gestione dell’acqua e, sempre a detta del Pd, nessuna riforma delle società partecipate e controllate, nessuna riforma della pubblica amministrazione regionale. Parole dure quelle del capogruppo Camillo D’Alessandro nel fare il bilancio di questa nona legislatura: “Nessuna nuova infrastruttura, persi 90 mila posti di lavoro, nessuna integrazione socio sanitaria, per non parlare del finto risanamento della sanità con 160 milioni che la Regione é costretta a pagara di mobilità passiva con liste d’attesa incivili e l’azzeramento della medicina sul territorio.” Intanto da domani a maggio, quando si tornerà alle urne, il Consiglio Regionale non potrà legiferare: “Si fa credere alla gente che l’Election Day consentirà di risparmiare diversi milioni, ma quanti milioni saranno spesi per tenere congelata l’amministrazione regionale da oggi fino a maggio? Intanto noi ne approfitteremo da gennaio per girare tutto l’Abruzzo e raccontare ai nostri concittadini cosa non é stato fatto e cosa saremmo pronti a fare una volta che, se ci verrà data la fiducia, governeremo questa Regione.”

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