video » Noemi, Consiglio Regionale: “Va curata in Abruzzo”

Noemi SMA129: sono i passi che separano Noemi da un metodo di speranza, prima ancora che da una certezza. 129 sono le persone che, come Noemi, sono in attesa di accedere all’idea terapeutica del professor Vannoni, il metodo Stamina. Certo, sui bambini la stampa non dovrebbe accendere inutili spot, fare nomi e cognomi, ma Noemi non è solo una bimba che merita di provare a vivere, o due genitori che non possono arrendersi; Noemi è anche il simbolo di una battaglia che tanti combattono e che qualcuno vince. E ancora di più: Noemi è persino il simbolo di un pontificato diverso, di un papa che accoglie, telefona, entra nelle case e nella vita delle persone; ma non è ingerenza, è compassione. Ora Noemi dovrà aspettare la chiamata dell’ospedale di Brescia, dove è in lista d’attesa, ma non c’è molto tempo, la sua malattia è veloce. Per questo Andrea Sciarretta, il papà di Noemi, si rivolge direttamente al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, esortandolo a mettere in atto tutte le procedure utili per fare in modo che Noemi sia curata a Pescara. Intanto, ci si chiede se la decisone presa ieri dal tribunale aquilano sia quella definitiva, o se ancora altre carte, altri uomini, donne, ministeri e ragioni popoleranno il difficilissimo cammino di Noemi. Loro, evidenze scientifiche a parte, chiedono legittimamente di poter credere che un’altra vita sarà possibile. La scienza invece, altrettanto legittimamente, ha l’obbligo di capirci qualcosa in questo metodo stamina, per evitare che la speranza venga alimentata solo dall’illusione.

IL CONSIGLIO REGIONALE : “CURARE NOEMI IN ABRUZZO”
Una risoluzione per rendere possibile l’immediata infuzione di cellule staminali alla piccola Noemi presso il centro trapianti del Servizio Sanitario Nazionale della regione Abruzzo é stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Nel documento s’invita il presidente Chiodi che é anche Commissario per la Sanità, ad avere l’autorizzazione da parte del Ministero della Salute alla luce di quanto stabilito ieri dal Tribunale dell’Aquila.

LA RISPOSTA DI CHIODI
“Accolgo con sollievo e soddisfazione la notizia che riaccende la speranza per la piccola Noemi e le offre la possibilita’ di sottoporsi subito alla cura Stamina”. E’ il commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dopo aver appreso che per la bimba di 18 mesi di Guardiagrele il Tribunale dell’Aquila ha detto si’ alla cura ribaltando una precedente decisione del giudice del lavoro e obbligando l’azienda ospedaliera Ospedali civili di Brescia a provvedere all’immediata somministrazione di cellule staminali gia’ presenti nella struttura. “Il nostro pensiero – ha aggiunto il presidente – va ai suoi coraggiosi genitori che le sono accanto con dolcezza e amore e stanno portando avanti una battaglia per la vita. Posso dire che la Struttura regionale si e’ subito attivata per poter consentire il trattamento clinico nella nostra regione ma il percorso si prefigurava difficile e lungo non essendo riconosciuto come trattamento clinico utilizzabile nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. Solo un’apposita sentenza di un magistrato avrebbe potuto individuare una struttura ospedaliera nella regione Abruzzo idonea a poter effettuare il procedimento. In questo caso sarebbe stato necessario che il personale di ‘Stamina’ fosse autorizzato, una volta individuata la struttura idonea, a realizzare tecniche e metodiche per l’applicazione delle procedure previste dal metodo. L’applicazione di tale metodo presso l’ospedale di Brescia, dunque, e’ la conclusione di un percorso estremamente articolato che solo su autorizzazione di un giudice si e’ potuto realizzare”.


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