Quattro ministri, Padoan, Lorenzin, Giannini e Poletti, sono i destinatari di una lettera aperta dei segretari regionali e di categoria di Cgil e Cisl in merito alla drammatica situazione del centro di ricerca “Mario Negri Sud” di S. Maria Imbaro, nel quale la direzione prevede tra i 30 e i 60 licenziamenti, tra aree di ricerca e servizi, con la riduzione drastica delle attività di ricerca e alta formazione. Il Centro di Eccellenza continua dunque- spiegano i sindacati- a perdere «cervelli» e professionalità: già molti ricercatori e responsabili di dipartimenti e di laboratori lo hanno abbandonato per spostarsi in altre sedi. L’apprezzabile sforzo delle istituzioni pubbliche, Provincia e Regione, per mantenere sul territorio un importante Centro di ricerca, appare fragile se non è immediatamente accompagnato da un’operazione di ristrutturazione del centro che rilanci le attività per competenze e linee di ricerca -secondo i sindacati- che sottolineano come le potenzialità del centro siano in linea con le attività indicate da Horizon 2020 e con l’investimento in ricerca degli Stati Europei. La richiesta ai 4 ministri è dunque quella di convocare le parti sociali e gli enti locali per verificare ogni possibilità di salvataggio della Fondazione Negri Sud, anche con il gruppo lombardo cui appartiene, per scongiurare tagli al personale e rilanciare la ricerca in Abruzzo, regione snodo e in transizione, che potrebbe essere polo d’interesse di tutto il Sud del Paese.
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